1
9 giugno 2011 – 20 aprile 2019: la Juve Stabia e Castellammare hanno di nuovo il proprio giorno dei giorni. A distanza di otto anni dalla storica promozione targata Braglia, arriva quella marchiata Caserta, in cui le costanti sono sempre il sostegno e la pazzia di Franco Manniello, IL Presidente per una generazione intera di tifosi. Ci sarà ovviamente modo e tempo di commentare l’impresa complessiva di questo gruppo fantastico, ma lo faremo quando il campionato sarà finito. La Juve Stabia di Caserta, infatti, straccia il campionato a due giornate dal termine della stagione regolare, facendo registrare numeri che faranno storia nel terzo campionato nazionale.
La vittoria con la Vibonese, in un Menti ancora una volta impressionante, come si spera di vederlo in ogni gara del prossimo campionato, regala alle Vespe il nuovo accesso alla Serie B, salutata in modo amarissimo nel 2014. Una retrocessione crudele, soprattutto per i numeri che la avevano accompagnata, che per Franco Manniello e Fabio Caserta ha rappresentato lo stimolo maggiore, la motivazione in più cui appigliarsi per un ritorno in quella categoria, sogno mai ammainato da patron ed allenatore. A loro, si affianca uno staff tecnico e dirigenziale, fatto di collaboratori encomiabili, cui daremo i giusti meriti appunto nelle prossime settimane.
La gara del ritorno in Serie B non è stata per nulla scontata o semplice. Anzi, dopo il proprio pareggio, i calabresi hanno sfiorato la rete del sorpasso. La sensazione, però, che la matematica promozione potesse sfumare non c’è mai stata: probabilmente anche se la roboante conclusione dalla distanza di Collodel avesse centrato la rete invece della traversa, la Juve Stabia si sarebbe presa di prepotenza la Serie B, ribaltando il risultato come fatto domenica scorsa con la Sicula Leonzio. Era scritto che la Pasqua per tutta la città di Castellammare, sportiva e non, dovesse avere un profumo ancor più speciale: una sorpresa Bellissima da scartare.
Giusto allora, che il destino con la sua puntualità, abbia scelto due marcatori non a caso per il match decisivo della stagione: Daniele Paponi ed Adriano Mezavilla, Il Papo è arrivato nel gennaio del 2017 alla Juve Stabia, uno dei primi acquisti targati Ciro Polito. Dopo sei mesi di necessaria carburazione (a proposito, Torromino giudichiamolo dal prossimo anno), la scelta di spalmare lo stipendio su più stagioni, abbracciando il progetto tecnico ed economico di Manniello. Due stagioni, questa e quella scorsa, da leader assoluto, in campo e fuori, per Paponi, che alle falde del Vesuvio ha ritrovato anche la vena da bomber di razza, che sembrava invece smarrita. Il numero 10 stabiese è l’emblema che incarna il “prima uomini e poi calciatori” che orienta le scelta della Juve Stabia. Insieme a lui, Adriano Mezavilla: l’uomo della Storia, delle Favole, della Provvidenza, insomma di ciò che volete ma l’uomo che più di altri sente sua questa promozione, per lui la seconda con la casacca gialloblu. Alzi la mano chi non ha sospettato che il suo ritorno in estate fosse un’operazione più nostalgica che effettivamente tecnica; Adriano invece ha mostrato di essere ancora un calciatore dominante in Serie C; un dominio accompagnato e supportato dalla gentilezza e dall’allegria di chi sa che Castellammare è sempre stata e sempre sarà casa sua, di chi combatte con una motivazione in più: la maglia che lo galvanizza ed i tifosi che quasi conosce uno ad uno. Dopo la doppietta di Lentini, il gol della Serie B: come Corona e Molinari nel 2011 Mezavilla nel 2019. Un passaggio di consegne lungo otto anni che termina con chi già in quel leggendario 19 giugno 2011 era in campo.
Una giornata indimenticabile per una città intera ma soprattutto per chi ci ha sempre creduto. In primis per Franco Manniello ma anche per i tifosi veri che ci sono sempre stati, soprattutto nelle partite non di cartello, in campionati di sofferenza, dove lo spettacolo da ammirare, in campo e sugli spalti, era poco. Una vittoria da celebrare, cosa che faremo, con approfondimenti ed articoli, quando il campionato sarà finito: per ora continuiamo ad ubriacarci di questa gioia immensa! Ma che Bella giornata!
Raffaele Izzo