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anto tuonò che alla fine piovve. La trasferta brindisina della Juve Stabia si chiude con un nulla di fatto. La pioggia incessante, ma soprattutto la pessima tenuta del terreno di gioco, costringe il direttore di gara a stoppare le ostilità tra Juve Stabia e Francavilla al minuto 53. Troppo alto il rischio per l’incolumità dei calciatori, così come troppo evidenti le lacune del campo tali da non consentire alla palla di rimbalzare.
Difficile analizzare i 53 minuti di gioco, con le due squadre più impegnate a non slittare nel pantano che a crearsi problemi a vicenda. Le considerazioni colpiscono, più che altro, la scelta del direttore di gara di rinviare a data da destinarsi gli ultimi 37 minuti di gioco. Al di là di un comprensibile fastidio, alla luce di una trasferta da rifare per poco più di mezz’ora di gioco, la scelta del Sig. Raciti può tramutarsi in prezioso aiuto per le Vespe.
Le pessime condizioni del terreno di gioco avrebbero, come nella realtà stava avvenendo, notevolmente livellato le differenze tecniche tra una squadra (sulla carta) più forte, come la Juve Stabia, ed una compagine (sempre in teoria) meno attrezzata, come invece la Virtus Francavilla, penalizzando anche il gioco maggiormente tecnico delle Vespe. Meglio dunque giocarsi quasi tutta la ripresa con condizioni meteorologiche neutre, così da puntare al massimo sul jolly gialloblù: Strefezza e Canotto potranno essere certamente più incisivi senza il rischio di incappare in pericolose sabbie mobili, così come tutti gli uomini di qualità di Caserta potranno trovare giovamento in un rettangolo verde quanto meno decente.
Detto questo, è interessante notare come la pioggia stia diventando un fattore presente e determinante nel campionato della Juve Stabia, quasi come se qualcuno in prossimità delle gare gialloblù improvvisasse una danza della pioggia. Tante infatti sono state le gare degli stabiesi bagnate da pessime condizioni meteo, soprattutto in casa, andando spesso ad incidere sullo già sconfortate dato di pubblico, e scoraggiando i pochi fedelissimi dall’accomodarsi sui gradoni del Romeo Menti. Anche il match di andata con la squadra di D’Agostino, vide nella pioggia una grande protagonista; proprio le traiettorie imprevedibili del pallone , favorirono all’andata l’autorete di Bachini che regalò un insperato pari al Francavilla. A maggior ragione, visto il precedente poco fortunato, meglio completare la trasferta pugliese con un rassicurante sole primaverile.
Si passa ora a preparare la gara contro il Cosenza, inevitabilmente in preda a tanti ricordi. Sarà infatti la prima al Menti, da ex, per Piero Braglia. Dopo aver assistito a più di una gara, negli anni scorsi, da spettatore sugli spalti del suo ex stadio, il tecnico grossetano torna dove ha scritto le pagine più belle della sua storia e di quella della Juve Stabia. Sarà uno scontro diretto per i playoff solo per 90 minuti; prima e dopo invece, occasione per rievocare con nostalgia tempi che si spera possano presto tornare. Augurandosi, almeno sabato, che la pioggia si sia fermata a Brindisi.
Raffaele Izzo