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Castellammare di Stabia

EDITORIALE – Juve Stabia: game, set e match

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a gara tra Juve Stabia ed Akragas ha deliziato i pochi tifosi giunti al Menti. Probabilmente, mai nella propria storia le Vespe erano riuscite a vincere con un punteggio così rotondo. Per la facilità con cui i ragazzi di Caserta hanno trovato la rete quasi ad ogni azione, il match è stato in alcuni frangenti accompagnato da una piacevolissima noia.
Vittoria di stampo tennistico, dunque, per la Juve Stabia che porta a casa game, set e match, trasformando il Menti in un mini Wimbledon dall’erba sintetica.

Sarebbe facile, ed anche giusto, individuare nei vari Mastalli, Simeri, Canotto, Strefezza o Paponi gli artefici del sette bello stabiese; guardando però a 360 gradi la prestazione delle Vespe, il successo gialloblù porta la firma, il marchio, di Fabio Caserta.

Il capolavoro del tecnico stabiese è consistito, ormai tre settimane fa, nel fare la cosa più semplice ma che spesso non è mai scontata per un allenatore: prendere nota delle indicazioni date dal campo per cambiare rotta. Il passaggio al 4-3-3, varato nella proibitiva gara di Lecce, è stata una seconda svolta stagionale, dopo la prima avvenuta col 4-2-3-1.
La Juve Stabia ha trovato un nuovo equilibrio tattico in cui spicca il centrocampo perfetto fatto di muscoli, inserimenti, tecnica e dinamismo ed una fase offensiva dove tutti sono al servizio di tutti. Se Paponi contro Lecce e Sicula si è dedicato agli assist per i compagni, ieri il 10 è stato il beneficiario dell’invito di Canotto per quella che è stata una festa del gol.

Il dato che più sorprende, insieme agli 11 gol siglati nelle ultime tre partite, sono le tre gare in cui la porta delle Vespe è rimasta inviolata, a prescindere dagli uomini scesi in campo nella retroguardia stabiese.

Detto questo, merito superiore di Caserta è stato quello di compattare il gruppo, dando il chiaro messaggio di non partire sconfitti, alla vigilia della gara di Lecce. Quella vittoria, meritatamente inaspettata, ha dato lo slancio per il rush finale della stagione.

Aspetto fondamentale, inoltre, è che la fiducia di Caserta nella propria squadra va al di là degli uomini; lo conferma l’ammissione con cui il tecnico calabrese nel post partita ha precisato come l’idea fosse di schierare ancora Bacci (vittima però di un attacco influenzale) per premiarlo dopo le ottime prestazioni offerte nelle ultime due settimane, ferma restando la titolarità di Branduani.

Calcolatrice alla mano, la salvezza risulta matematicamente acquisita grazie alla vittoria di ieri. Se si pensa, guardando alla scorsa estate, alle enormi incertezze che hanno accompagnato l’inizio di stagione, la permanenza in Serie C con nove giornate di anticipo rappresenta un traguardo vitale per la Juve Stabia. Ora nove giornate per rincorrere il sogno playoff, con la certezza di poter contare su un generale ed una truppa pronti a combattere contro ogni avversario.

Raffaele Izzo


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