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uve Stabia – Messina è stata una partita bellissima. Le due squadre si sono affrontate a viso aperto e la dinamica del match ha fatto sì che il risultato fosse in bilico fino all’ultimo istante dei 5 minuti di recupero concessi dal direttore di gara.
Dopo il sorpasso delle Vespe, avvenuto al 77esimo minuto, ad ogni ripartenza di una delle due squadre vi era la concreta possibilità che arrivasse la rete del 3 a 1 della Juve Stabia o quella del 2 a 2 del Messina. Nonostante tutto ciò, l’immagine più bella che a noi è rimasta dalla partita di ieri non riguarda né il campo, né la punizione di Marotta, né i festeggiamenti sotto la Curva di fine gara.
Impossibile direte voi, invece è così. L’immagine più bella di Juve Stabia – Messina è il Presidente Franco Manniello, appoggiato alle spalle della panchina della sua Juve Stabia per stare vicino ai suoi ragazzi. Nel concitato intervallo, infatti, Gaetano Fontana si becca il rosso dal direttore di gara ed è costretto a seguire il secondo tempo in tribuna scoperta, appena dietro la panchina, dove prende il comando Fabio Caserta. Manniello in quel momento decide di abbandonare il suo posto in tribuna vip e di affiancarsi nella nuova posizione al suo allenatore per sostenere la sua squadra ancora sotto nel punteggio.
Ecco, vedere il Presidente gesticolare, disperarsi, urlare nella sua nuova e scomoda posizione racconta meglio di qualsiasi articolo o editoriale la passione di Manniello per i colori gialloblù. E’ l’esatto atteggiamento di chi vuole sostenere, senza essere invadente o oltrepassare i limiti, rischiando cosi di creare troppa pressione nei ragazzi.
Manniello sembra quasi un padre che, speranzoso, assiste ad un esame del proprio figlio e come per magia, la sua influenza dà una scossa alle Vespe.
La rete capolavoro di Marotta e l’incornata di Atanasov ribaltano il risultato, facendo esplodere tutto lo stadio Menti ed in particolare quel tifoso speciale seduto dietro la panchina della Juve Stabia.
A fine gara proprio Manniello è stremato, come se anche lui avesse calciato la punizione insieme a Marotta o come se avesse spinto fisicamente Atanasov su quel pallone buttato poi in rete.
La partita di ieri, ed il modo in cui Manniello l’ha vissuta, evidenziano ancora una volta la passione che il Presidente ha per la sua squadra. “Sua” non (solo) perché l’ha rilevata anni fa, ma “sua” perché ci tiene più di qualsiasi altra persona al mondo. Un Presidente che non vede il calcio come un business, dove la priorità è prima il guadagno personale e poi i risultati di squadra, e che ogni anno rilancia per riportare la Juve Stabia dove merita di stare.
Insomma, Franco Manniello: il Presidente che ogni tifoso vorrebbe avere.
Raffaele Izzo
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