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l derby di Cava dei Tirreni riconsegna il sapore di vittoria alla Juve Stabia. Gli uomini di Caserta centrano la settima vittoria in nove gare di campionato, a cui vanno aggiunti i due pareggi con Reggina e Casertana. La classifica, da stroppicciarsi gli occhi o pulire le lenti degli occhiali, segna 22 punti per le Vespe, che sarebbero 23 senza la penalizzazione di un punto arrivata per il caso fideiussione. Si può allora dire che al Simonetti Lamberti di Cava la Juve Stabia ha calato il sette bello.
In effetti la gara di ieri tra Aquilotti e Vespe ha ripercorso una sfida a carte, ovviamente napoletane. Dopo le prime mani, probabilmente con la Cavese maggiormente efficace nel calare le carte migliori, la Juve Stabia è venuta fuori alla distanza. Si sono ancora viste le due anime della squadra di Caserta: lo spirito del combattente, consapevole di dover tenere botta, di dover resistere ai momenti della gara in cui le gambe dell’avversario girano meglio, e l’istinto freddo di un killer, capace di colpire in un attimo, sfruttando al massimo l’unico calo di concentrazione dei rivali.
Così la Juve Stabia ha giocato benissimo le sue carte: oro, bastoni, coppe e spade. Oro, rappresentato nelle chiome bionde (soprattutto) di Troest e di Allievi. I due difensori sono stati protagonisti di un match di gladiatoria resistenza, respingendo tutti gli assalti della Cavese. Troest è il vichingo glaciale, ma tremendamente caldo da quando veste la casacca gialloblu: cuore e grinta nel match del danese, corredato anche dalla seconda rete in campionato, annullata in modo dubbio. Allievi veste, invece, sempre più i panni del talismano: con lui in campo la Juve Stabia sa solo vincere; non può essere solo un caso che le due frenate siano arrivate durante lo stop del roccioso difensore lombardo. Centrale o terzino sinistro, per Allievi non fa alcuna differenza, poche parole ma massimo rendimento.
I bastoni invece sono quelli che ha maneggiato, ma con i piedi, Gigi Viola. Il centrocampista napoletano ha ritrovato la maglia da titolare, mostrando quanto sia in grado di essere determinante per il rendimento della Juve Stabia. In una mediana che mai come in questa stagione educatissima, gli equilibri che Viola dà con il proprio dinamismo sono la base su cui deve viaggiare la fantasia dei vari Calò, Carlini e Mastalli. Nonostante il ritmo partita da ritrovare, il 15 stabiese torna ad essere il leone della squadra.
Le coppe sono quelle ricolme di fantasia di Di Roberto e Melara. I due esterni rispecchiano l’inversione di tendenza rispetto alle stagioni scorse. Se la Juve Stabia è quasi sempre stata tra le compagini più giovani del campionato, quest’anno risulta tra le più esperte: si è puntato forte su calciatori che sanno cosa vuol dire vincere e fare subito la differenza. Sia l’11 che il 7 hanno faticato nell’essere continui ma dai loro piedi sono nate giocate importanti. Melara è stato a tratti irridente con i difensori della Cavese, mentre è stato proprio Di Roberto a recapitare l’assist a Paponi. Se le loro coppe inizieranno a contenere anche condizione fisica, ci sarà da divertirsi.
Le spade le brandisce Daniele Paponi (e chi sennò?). L’ex Bologna e Latina è l’attaccante perfetto per il gioco della Juve Stabia: la punta con lo spirito del mediano ma con i piedi del fantasista. Una miriade di kilometri percorsi tra botte, falli, contrasti e lanci per lui imprendibili. Nell’unica occasione in cui la palla gli è arrivata con i giri giusti, Paponi ha sguainato la spada trafiggendo la Cavese.
Le carte aiutano però chi sa sceglierle bene. Mazziere perfetto per la Juve Stabia è stato ancora una volta Fabio Caserta. Il tecnico è stato perfetto nello scegliere in modo anche sorprendente i suoi jolly (in prestito dalle carte francesi) lasciando in panchina dal primo minuto Mezavilla, Carlini ed Elia. Il campo/tappeto verde ha dato ragione all’allenatore gialloblu, intenditore e perfezionista nel mischiare le carte a sua disposizione.
Ora che il sette bello o d’oro è stato calato, si punta alla difficile gara contro il Catania, per vedere se dopo la conquista del sette bello sarà possibile fare scopa.
Raffaele Izzo