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a in archivio il girone di andata del campionato di Serie C. Una prima parte di stagione che ha visto assoluta protagonista la Juve Stabia terribile di Fabio Caserta; anche nell’ultima gara prima del giro di boa le Vespe sono riuscite a confermarsi imbattibili, pareggiando grazie a Paponi la rete del vantaggio pugliese di Partipilo. Pareggio, quello di Brindisi, che può essere visto in duplice lettura, a seconda che a questa squadra si voglia chiedere l’impossibile o se, viceversa e giustamente, si ammetta la natura “umana” di Caserta e dei suoi ragazzi.
Sarebbe infatti ingeneroso reagire con delusione al pareggio con la Virtus Francavilla; al netto dell’ultima mezz’ora giocata in superiorità numerica, la Juve Stabia non è apparsa nella propria versione più brillante contro una avversaria, al contrario, in ottima giornata soprattutto nella prima frazione di gara. Nonostante la rete inaspettata di Partipilo, le Vespe hanno avuto nell’arco dei 90 minuti almeno quattro nitide palle gol, meritando il pareggio e, forse, nel finale legittimando il gol del vantaggio mai arrivato.
Resta la seconda trasferta consecutiva in cui i gialloblu hanno faticato più del solito, riuscendo comunque a trarre il massimo da gare in cui le gambe non girano alla perfezione. Senza raggiungere i livelli mitici ed a tratti irripetibili del pareggio con la Vibonese, a Brindisi Paponi e compagni hanno rimesso in piedi un gara non semplice, soprattutto alla luce delle condizioni ambientali. Sorvolando sui palloni in dotazione alle squadre, improvvisamente diventati pochissimi dopo il vantaggio pugliese, la Juve Stabia ha nuovamente sofferto il terreno pesante ed il forte vento, condizioni mal digerite dalla natura dei gialloblù, avendo però la capacità di adattarsi alla “palude” del Fanuzzi.
Resta, allora, tramite una analisi più ampia, una prima parte di stagione stratosferica della Juve Stabia, che fa segnare (e sognare) 18 risultati utili consecutivi, strepitoso bottino composto da 13 vittorie, 5 pareggi e 0 sconfitte. Cammino che ha reso la Juve Stabia, guidata dal capocannoniere Paponi (9 reti), miglior attacco (41 reti siglate) e miglior difesa (9 gol subiti) del girone. Numeri mai fatti registrare da nessuna compagine nei precedenti campionati. A metà strada verso la propria meta la Juve Stabia conta quindi 43 punti (sul campo 44) che però non devono in alcun modo lasciar presagire che il grosso sia fatto. Per meglio connotare la straordinaria stagione delle Vespe, basta ricordare che lo scorso anno il Lecce ha vinto il campionato chiudendo a quota 74 punti.
Con la consapevolezza del lavoro eccezionale svolto fino ad oggi, ma anche resettandolo, l’attenzione va posta esclusivamente sull’ultima gara dell’anno, il derby per Castellammare e Siracusa. Quello che verrà a fine campionato, infatti, sarà il frutto soprattutto di quello che c’è ancora da fare nei prossimi mesi e non di quello fatto fino a ieri. “Tutto ciò che dovrà accadere aspettatelo ma non stare ad aspettarlo”: un mantra che racchiude perfettamente la situazione delle Vespe e tra l’altro già visto nello spogliatoio gialloblù nella magica stagione 2010/11.
Raffaele Izzo