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a Juve Stabia vista a Fondi ha davvero rischiato di affondare. Probabilmente in terra laziale è andata in scena la peggiore prestazione degli uomini di Fontana, che nel primo tempo non solo si sono lasciati trafiggere due volte, ma hanno anche rischiato più volte di subire il colpo del K.O. che avrebbe chiuso partita.
Inevitabilmente però la copertina se la prende di prepotenza Francesco Lisi, che con tanta grinta ed un pizzico di follia ha riacciuffato il Fondi, portando alla Juve Stabia un punto pesante in chiave classifica, ma gigantesco in termini di morale ed entusiasmo. La sconfitta di Fondi avrebbe interrotto la striscia di quattro vittorie di fila e avrebbe subito smorzato l’entusiasmo che questa squadra sta facendo nuovamente nascere nel popolo stabiese.
Ecco, la Juve Stabia di Fondi non sarà stato certo bella o efficace, ma è stata terribilmente “cattiva” quando si è vista spalle al muro e ad un passo dalla sconfitta. Parlare di scelte azzeccate di Fontana, con Lisi e Sandomenico decisivi, ha sicuramente una valenza, però relativa. Quando infatti una squadra offre una reazione così furiosa, questa arriva a prescindere dagli uomini in campo e dai dettami tattici, completamente stravolti dalla stanchezza, dalla poca lucidità e dal tempo agli sgoccioli.
Ieri si è visto in campo quel “sentimento” di cui Fontana parla spesso. Il tecnico della Juve Stabia più volte stimola i suoi ragazzi, chiedendo loro di mettere un campo “sentimento”, perché solo con la tattica e con la tecnica in campo si fa poco. Ieri in quella frenesia che ha coinvolto tutti gli 11 gialloblù dopo l’espulsione di Bertolo si è visto tantissimo sentimento: grinta, voglia di vincere, non arrendersi mai, rispetto per la maglia, “cazzimma”..ognuno di noi può averci visto qualcosa di diverso, ma la sostanza non cambia. La partita di ieri dimostra che la Juve Stabia è una grande squadra non (solo) per l’organico di cui vanta, ma per i valori che regnano nella squadra e che permettono ai calciatori di giocare in simbiosi con i propri tifosi sugli spalti. Anche ieri l’empatia tra le giocate di Lisi e compagni ed i cori dei tifosi giunti fino a Fondi è stata quasi sovrannaturale: l’ambiente gialloblù si muove come un unico organismo che sa cosa fare in tutte le sue componenti, dai tifosi, alla squadra, allo staff.
Soffermandoci solo un attimo sugli aspetti tecnici del match, la partita ha messo in luce la solita poca cattiveria sotto porta delle Vespe, che nel primo tempo non hanno capitalizzato palle gol clamorose, “preferendo” poi aggiustare la gara con il finale thriller degli ultimi minuti. Probabilmente il tanto entusiasmo della vigilia del match ha influito sulla concentrazione dei ragazzi di Fontana, non del tutto pronti ad affrontare una squadra affamata come il Fondi e guidata da tanti ex pronti a farsi rimpiangere.
Da contraltare la fa la completezza della rosa stabiese, che quest’anno può finalmente contare su 16-17 titolari. Poche squadre infatti hanno la possibilità di richiamare Marotta, Montalto ecc per lasciare spazio a gente come Ripa, Lisi e Sandomenico; il tutto senza contare i tanti indisponibili di ieri. Ai box c’è un vero e proprio reparto di centrocampo completo, formato da Capodaglio, Salvi e Zibert, così come elementi di spessore come Del Sante, Liviero e Amenta sono ormai pronti a riprendere stabilmente il loro posto in campo. Sul lungo percorso, la qualità della rosa della Juve Stabia di questo campionato potrà fare la differenza.
Le Vespe ieri non sono certo state brillanti, ma forse con la loro reazione hanno conquistato ancora di più i cuori dei propri tifosi. Per citare Jovanotti, la Juve Stabia ha dimostrato di essere una squadra “che non finisce mai, che non finisce mai, non so se si è capito!”. Dopo ieri, però, ne siamo sicuri: tutti gli avversari del girone C hanno capito che le Vespe sono davvero infinite.
Raffaele Izzo