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n questo nostro editoriale parliamo della Juve Stabia che pareggia nel secondo derby stagionale con il Giugliano.
Da tutto molto Bellich della scorsa settimana si è passati a critiche e pensieri negativi per la mancata vittoria in 11 contro 10 (espulsione di Di Dio del Giugliano n.d.a.).
Punti Chiave Articolo
Ma il pensiero non doveva essere rivolto ad una salvezza tranquilla?
Juve Stabia: tre metri sopra il cielo?
No, due punti persi nonostante la superiorità numerica. Un pareggio tutto sommato importante. Un pareggio che, però, ci costringe a mantenere i nervi saldi e i piedi per terra.
Qualche ingranaggio è mancato, così come il morso.
Ci sono momenti in cui, nonostante le cose vanno bene, sei sotto la luce della critica. Ci sono momenti in cui, quando qualcosa va storto, devi per forza analizzare le cose e spegnere la luce della critica. Le Vespe si erano mostrate rapide nella ripartenza, dotate di identità e coraggio.
Eppure, come un libro di cui nessuno conosce il finale, si potrebbe immaginare il leitmotiv di tutti coloro che credono nel Progetto Juve Stabia.
Nel testo “Ma restiamo con i piedi per terra” di Andrea Masciaga (Rizzoli) si descrive una storia eroica di calcio in provincia.
Nello specifico: “Tante volte mi è stata fatta la domanda che qualunque appassionato trova irritante: Cosa ci trovi nel calcio? Non lo nascondo, nel momento più difficile della mia vita, anche il calcio mi ha teso la mano.
Ricordo le giornate passate a cercare di far andare via un dolore immenso e poi ricordo quelle ore di spensieratezza, la realizzazione di un giornale tutto mio, i pranzi con gli amici, le ore trascorse in macchina, le gioie (poche) e le sofferenze (tante) raccolte negli stadi di tutta Italia.
Perché alla fine il calcio, o meglio, la Juve Stabia non si discute, si ama, e si ama di più proprio quando dà di meno.
E’ nelle incertezze che bisogna spianare la strada al dubbio!
Nelle sconfitte bisogna unire le forze.
E’ nei pareggi che bisogna proiettare i pensieri alla positività!
Editoriale Giugliano – Juve Stabia: hic et nunc
Hic et nunc, tradotta letteralmente, significa «qui e ora, adesso».
Questa espressione si usa spesso per indicare che una cosa non ammette proroghe nella sua attuazione.
Cosa mai bisogna attuare?
L’unione. Navigare nella stessa direzione. Nonostante gli avvenimenti, due, che hanno caratterizzato il match: l’espulsione di Di Dio ed il goal mancato di Piscopo. Nonostante, dunque, il campo di gioco era a nostro favore con un uomo in più nel rettangolo verde, la Juve Stabia non riesce a conquistare che un pareggio. Un buon risultato, considerata la giocata dei novanta minuti e il campo ostico in cui si giocava.
E come una delle frasi più celebri del film Tre metri sopra il cielo: “Stamattina ho visto un graffito… una bella donna diceva: ci sono solo due giorni a cui io non penso mai… ieri e domani!”
Ecco. Non è tempo di analizzare il passato nè di pensare al futuro. C’è bisogno di programmare la prossima di campionato, il presente gialloblù, che stringe nel veloce battito dei giorni: giovedì 21, infatti, si disputerà Juve Stabia – Potenza.
Se è vero che Pagliuca è un conservatore, di certo cambierà un po’ le carte in tavola per riservare, dunque, l’aspetto e l’assetto della sua rosa.
La cosa essenziale, però, sarà sentire quel grido di amore per la Juve Stabia!