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pochi giorni dalla fine della sua presidenza, Barack Obama apre un doppio fronte diplomatico: dopo lo schiaffo della risoluzione Onu contro gli insediamenti israeliani, il Segretario di Stato Kerry rincara la dose contro l’alleato di Gerusalemme mentre la Casa Bianca si prepara a varare sanzioni economiche e diplomatiche contro la Russia. Le mosse di Obama contano poco sul piano internazionale, proprio perché in uscita dallo Studio Ovale, ma dicono molto sulla feroce lotta politica in corso a Washington. Se Barack attacca Israele e Russia è per ostacolare il debutto internazionale del successore Donald Trump, che reagisce via twitter: “Sono ostacoli infuocati da parte di Obama, pensavo sarebbe stata una transizione corretta, mi sbagliavo”.
Obama pronto alle sanzioni economiche contro Mosca per le ingerenze nel voto
Il Washington Post: annuncio entro la fine della settimana
L’amministrazione Obama si appresta ad annunciare una serie di misure per punire la Russia per la sua interferenza nelle elezioni. Lo riporta il Washington Post citando alcune fonti, secondo le quali la Casa Bianca potrebbe annunciare le misure, incluse sanzioni economiche e censura diplomatica, entro la fine della settimana.
L’amministrazione Obama sta finalizzando i dettagli. Secondo indiscrezioni sarebbe previste anche cyber-operazioni segrete.
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L’imposizione di un pacchetto di misure contro la Russia arriva al termine di settimane di dibattito all’interno della Casa Bianca su come rivedere l’ordine esecutivo del 2015 che concede al presidente l’autorità di rispondere ai cyberattacchi stranieri.
L’ordine era stato annunciato da Obama come un successo, ma un esame attento ha spinto gli esperti ad affermare che così com’era scritto non poteva essere usato per l’hackeraggio della Russia e la sua ingerenza nelle elezioni. Da qui l’esigenza di rivedere l’ordine e limare il linguaggio usato, per far sì che anche il caso della Russia sia incluso. Una delle modalità allo studio è quella di dichiarare il sistema elettorale parte dell’infrastruttura critica degli Stati Uniti. L’obiettivo dell’amministrazione Obama è anche rendere difficile per il presidente eletto Donald Trump smantellare le possibili iniziative che saranno assunte.
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