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Domenica 100618: elezioni amministrative. Dove e come: informazioni utili

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span style="font-family: Arial, sans-serif;">Elezioni amministrative: oggi, Domenica 10 giugno, appuntamento con le amministrative per 6 milioni e 749 mila italiani in 761 Comuni nelle Regioni a statuto ordinario e in Sicilia e in Sardegna. Urne aperte dalle 7 alle 23, e per i comuni con più di 15 mila abitanti è previsto un ballottaggio. Eventuale ballottaggio tra due settimane, il 24, scrutinio subito dopo la conclusione delle operazioni di voto.

Le informazioni utili.

La tessera elettorale

La tessera elettorale si rinnova presso l’ufficio elettorale del Comune di residenza: agli elettori che ne avessero necessità, il Viminale raccomanda di recarsi per tempo presso il loro ufficio elettorale, per evitare una concentrazione delle domande di rinnovo nei giorni immediatamente antecedenti ed in quello della votazione.

L’ufficio resta comunque aperto nel giorno delle elezioni, per tutta la durata delle operazioni di voto, ovvero dalle 7 alle 23.

Per esercitare il diritto di voto occorre esibire:

  • la carta d’identità o un altro documento munito di foto, rilasciato dalla pubblica amministrazione;
  • la tessera di riconoscimento rilasciata dall’Unione nazionale ufficiali in congedo d’Italia, purché munita di foto;
  • una tessera di riconoscimento rilasciata da un Ordine professionale, purché munita di foto.
  • Chi ha chiesto al proprio Comune la carta di identità elettronica e non dovesse ancora averla il 10 giugno, in mancanza di altro documento valido potrà esibire la ricevuta della richiesta.

Gli italiani residenti all’estero possono votare solo tornando in Italia, nel Comune di iscrizione nelle liste elettorali: per le amministrative non è previsto il voto per corrispondenza. I cittadini dell’Unione europea residenti nel nostro Paese invece possono votare purché ne abbiano fatto domanda entro il quarantesimo giorno antecedente la votazione. Potevano anche presentare la propria candidatura a consigliere comunale e circoscrizionale mentre non è ammissibile per loro la candidatura a sindaco.

Si vota in:

  1. Sicilia, con 137 Comuni (di cui 5 capoluoghi) e un milione e 643 mila elettori
  2. Lazio (47 Comuni), 844 mila elettori
  3. Campania (93 Comuni), 811 mila elettori
  4. Lombardia (102 Comuni), 694 mila elettori
  5. Puglia (45 Comuni), 666 mila elettori
  6. Veneto (46 Comuni), 526 mila elettori
  7. Toscana (21 Comuni), 319 mila elettori
  8. Marche (16 Comuni), 178 mila elettori
  9. Umbria (8 Comuni), 164 mila elettori
  10. Calabria (49 Comuni), 162 mila elettori
  11. Abruzzo (31 Comuni), 159 mila elettori
  12. Sardegna (38 Comuni), 132 mila elettori
  13. Liguria (20 Comuni), 125 mila elettori
  14. Emilia Romagna (18 Comuni), 120 mila elettori
  15. Piemonte (63 Comuni), 108 mila elettori
  16. Basilicata (13 Comuni), 50 mila elettori
  17. Molise (14 Comuni), 37 mila elettori

In sette paesi non si è trovato nessuno disponibile a candidarsi alla poltrona di primo cittadino (tutto è rinviato di un anno), si tratta di:

  1. Rodero, in provincia di Como;
  2. Austis, in provincia di Nuoro;
  3. Ortueri, in provincia di Nuoro;
  4. Sarule, in provincia di Nuoro;
  5. Magomadas, in provincia di Oristano;
  6. Putigari in provincia di Sassari;
  7. San Luca, in provincia di Reggio Calabria.

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