Divorzi, presentata in Senato la proposta che annulla l’assegno di mantenimento
La proposta si ispira al principio della “bigenitorialità perfetta” e riscrive la legge del 2006 sull’affido condiviso dei figli a seguito di separazioni e divorzi. Il disegno di legge, voluto fortemente dalle associazioni dei padri separati e firmato dal leghista Simone Pillon, inizia il suo iter parlamentare in commissione Giustizia del Senato. Il testo, che già ha fatto ampiamente discutere, cancella l’assegno di mantenimento, prevede il doppio domicilio per il minore e introduce l’obbligo della figura del mediatore familiare.
Ma quella che sembrerebbe una proposta all’insegna dell’uguaglianza di genere rischia di rappresentare l’ennesima discriminazione se non supportata da politiche più forti sull’occupazione femminile. Le statistiche affermano, infatti, che nel nostro Paese l’occupazione femminile non supera il 49% con forti sbilanciamenti tra Nord e Sud e, quasi sempre, il ritiro o la perdita del lavoro di una donna coincide con la nascita del primo figlio. La rete “Dire” dei centri antiviolenza ha lanciato una petizione su Change.org e indetto, contro la proposta di Pillon, una grande manifestazione a Roma il 10 novembre prossimo. Il timore, per le associazioni che difendono i diritti delle donne vittime di violenza domestica, è quello che la legge, se approvata in questo modo, “comporterebbe per le donne, con minori risorse economiche, l’impossibilità di chiedere la separazione e mettere fine a relazioni violente”.
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