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Castellammare di Stabia

Diversi guariti finalmente e scende anche il numero dei malati in Sicilia

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In Sicilia sono calati i nuovi positivi al coronavirus. Contemporaneamente sono aumentanti i guariti dalla Covid-19.

È tornato finalmente a scendere il numero di nuovi positivi al virus Sars-Cov-2. Questo è la situazione riepilogativa nell’Isola in merito all’emergenza Coronavirus, così come comunicato dalla Regione Siciliana all’Unità di crisi nazionale.

Dall’inizio dei controlli, i tamponi effettuati sono stati 68.251 (+3.086 rispetto a ieri), su 64.892 persone: di queste sono risultate positive 3.020 (+39), mentre attualmente sono ancora contagiate 2.272 (-48), 524 sono guarite (+81, di cui 24 ricoverati e 57 in isolamento domiciliare) e 224 decedute (+6).

Degli attuali 2.274 positivi, 485 pazienti (-8) sono ricoverati – di cui 33 in terapia intensiva (+1) – mentre 1.787 (-40) sono in isolamento domiciliare.

Questa è la divisione degli attuali positivi nelle varie province: Agrigento, 129 (0 ricoverati, 2 guariti e 1 deceduto); Caltanissetta, 116 (15, 21, 11); Catania, 670 (107, 195, 78); Enna, 302 (133, 67, 28); Messina, 402 (98, 83, 45); Palermo, 372 (70, 48, 27); Ragusa, 75 (6, 6, 6); Siracusa, 96 (50, 82, 23); Trapani, 110 (6, 20, 5).

Forse e si spera, come da più parti si sostiene e si auspica, il clima temperato, come quello siciliano e contemporaneamente l’assenza di inquinamento nell’aria, caratteristica dell’Isola, quindi assenza di particolato

(

nella chimica ambientale, il particolato indica l’insieme delle sostanze sospese in aria sotto forma di aerosol atmosferico che hanno dimensioni che variano da pochi nm a 100 µm. Il particolato è l’inquinante oggi più frequente nelle aree urbane, ed è composto di particelle solide o liquide disperse nell’atmosfera, ad esempio particolato carbonioso, con un diametro che va da pochi nanometri fino ai 500 µm e oltre, cioè da miliardesimi di metro a mezzo millimetro. Esempi di particolato sono: fibre naturali e artificiali, pollini, spore, particelle carboniose, metalli, silice, inquinanti liquidi, presenti nell’atmosfera terrestre o in luoghi di lavoro per cause naturali o antropiche, dovuto pertanto a scarichi gassosi spesso industriali, dei trasporti, navali, incendi, ecc.).

potrebbe non favorire la diffusione del Coronavirus. Se così fosse, come speriamo, la Sicilia potrebbe non subire le medesime drammatiche sorti, purtroppo, di altre regioni italiane, specialmente nel Nord-Italia.

Sebastiano Adduso

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