Le sue parole
Daniele Piraino, agente di Amadou Diawara, ha rilasciato una lunga intervista all’edizione bolognese de La Repubblica:
Piraino, col senno del poi, è valsa la pena quella quaresima di comunicati e contrapposizioni? E soprattutto, Diawara rifarebbe le stesse scelte?
“Oggi è difficile dire cosa si sarebbe potuto fare. Certo, la forzatura fu notevole, ma all’epoca sembrava necessaria. Preferisco guardare il risultato finale: il ragazzo ora gioca in un top club; il Bologna ha fatto una plusvalenza epocale (da 800.000 euro a 15 milioni in dieci mesi, ndr); il Napoli si è assicurato un prospetto europeo adocchiato da tutte le grandi d’Italia. Ne è valsa la pena? Di sicuro ci han guadagnato tutti. Da questa guerra, se così la vogliamo chiamare, sono usciti solo vincitori”.
Chi ha voluto di più il giocatore? C’erano altri pretendenti?
“All’inizio il Valencia ci puntava molto. Poi, quando mi misi a trattare col Napoli, il ds Giuntoli mi disse: è inutile che parli con altri, tanto lo piglieremo noi. E così è stato. In quel periodo molte squadre avevano chiesto informazioni, dalla Juve alla Roma. E pure il Milan s’era spinto avanti”.
A Napoli come si trova?
“Si è acclimatato benissimo. Vive a Posillipo, con lo stesso basso profilo di Bologna. Esce poco, lavora tanto. Sarri lo stima”
Sabato teme contestazioni?
“Mi auguro di no e sto con chi, in queste ore, non se le è augurate. C’è solo da esser orgogliosi di aver dato la possibilità a un ragazzo di esprimere il suo valore. Bisogna esser fieri di aver lanciato Amadou, che presto potrebbe giocare in Champions col Real. È il calcio di oggi: a quelle cifre era impossibile trattenerlo”.
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