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Voyager 2 , il destino interstellare della sonda che sfiorò Urano e Nettuno

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Voyager 2

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rent’anni fa la sonda Nasa Voyager 2 sorvolò da vicino il settimo pianeta. E oggi è ancora in viaggio

FINO al 20 agosto 1977 era sulla Terra, a Cape Canaveral. Meno di un decennio dopo, il 24 gennaio 1986, oltre trent’anni fa, sorvolava Urano, regalandoci le prime foto del pianeta azzurro. E oggi, anche se è arrivata alla soglia degli anta, la sonda Voyager 2 è tutt’altro che appagata. Superati i confini del Sistema solare, continua a viaggiare imperturbata verso lo spazio interstellare, portando con sé il glorioso Voyager Golden Record, una placca di metallo su cui sono incise le principali informazioni relative alla specie umana e alla vita sulla Terra. Una sorta di “capsula” del tempo destinata a eventuali intelligenze extraterrestri che dovessero incrociarne la rotta.

Come la sua gemella Voyager 1, anche Voyager 2 è stata lanciata con l’obiettivo di esplorare il cosiddetto Sistema solare esterno (Giove, Saturno, Urano, Nettuno, Plutone e relativi satelliti). E ha compiuto egregiamente il suo lavoro: a due anni dal decollo, nel luglio 1979, ha visitato Giove, fotografando il gigante gassoso e integrando le immagini e le informazioni provenienti da Voyager 1. Dopo altri due anni ha sfiorato anche Saturno, il narciso del Sistema solare, regalandoci immagini mozzafiato dell’anello roccioso che lo adorna. Nel gennaio del 1986, finalmente, Voyager 2 ha centrato l’obiettivo principale della missione, il sorvolo di Urano, settimo pianeta del Sistema solare. Si è trattato di un incontro breve ma estremamente significativo: la sonda è transitata a circa 80mila chilometri dal pianeta (tanto per fare un confronto, si pensi che la Terra dista dalla Luna circa 300mila chilometri), scattando fotografie del pianeta e dei suoi satelliti e inviando dati alla Terra per circa cinque ore e mezza consecutive.

larepubblica / Voyager 2 , il destino interstellare della sonda che sfiorò Urano e Nettuno di SANDRO IANNACCONE

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