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egrado al Parco Verde di Caivano, una realtà degradata alla periferia di Napoli, si è trasformato in un luogo notorio per lo spaccio di droga e la pedofilia.
In breve: Il Parco Verde, situato alla periferia di Napoli, è divenuto una triste realtà: un luogo noto per spaccio, pedofilia e abusi. Le mura scrostate e il degrado circondano questa gigantesca piazza di spaccio. La mancanza di servizi, fognature inadeguate e le condizioni insalubri rendono difficile la vita suoi 6.000 abitanti.
Degrado Parco Verde di Caivano – Situato nelle vicinanze del centro di Caivano, questo complesso di palazzi è emerso dopo il terremoto del 1980. La Legge 219 finanziò la costruzione di alloggi alternativi per gli sfollati, ma questi palazzoni anonimi e privi di servizi diventarono permanenti, spesso passando di generazione in generazione o occupati da criminali.
Questo ghetto è diventato un centro di spaccio di stupefacenti, collegato alle piazze di Scampia e Secondigliano, con almeno tre clan che hanno triplicato i loro profitti negli ultimi 5 anni. Le droghe vanno dalla cocaina all’eroina, dalla marijuana all’ecstasy. La povertà e l’abbandono istituzionale spingono molti verso questa attività.
L’isolato numero 3 è il cuore del commercio di droga, e la tragica morte di giovani come Antonio Giglio e Fontuna Loffredo ha rivelato gli abusi che si verificano dietro le porte chiuse. Le prime riqualificazioni sono iniziate, ma la lotta contro lo spaccio e l’abuso continua.
Iniziative come il Green Park, il parroco don Maurizio Patriciello, e una stazione di polizia hanno portato a un miglioramento. Tuttavia, la riqualificazione totale del Parco Verde, una volta un luogo di vita, sembra ancora lontana.