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Adnkronos) – La politica torna a chiedere di dedicare un giorno del calendario, il 21 marzo, equinozio di primavera, a Luigi Lilio, medico, astronomo e matematico di Cirò, antico borgo della provincia di Crotone, ideatore del Calendario gregoriano, adottato a fine ‘500 per volere di Papa Gregorio XIII e tuttora usato in gran parte del pianeta.L’iniziativa, articolata in una proposta di legge appena presentata alla Camera, è della leghista cosentina Simona Loizzo, che sottolinea i meriti del suo conterraneo, che grazie alla sua “intuizione” rende possibile “mantenere l’equinozio di primavera in una data fissa e certa, il 21 marzo, e consente di determinare con precisione la data della Pasqua”.
Da qui la richiesta di dar vita innanzitutto a un comitato scientifico che organizzi eventi e giornate di studio, istituito a Cirò, prevedendo anche una borsa di studio annuale. “Ai fini delle celebrazioni della giornata nazionale è autorizzato un contributo annuo di 550.000 euro a decorrere dall’anno 2024”, è quanto si legge nell’art. 5 del testo di legge. A chiedere di ricordare l’astronomo-matematico calabrese, colui che risolse il problema dello scostamento dall’equinozio di primavera del 21 marzo, problema legato al vecchio calendario Giuliano di epoca romana, sono stati nel tempo anche altri parlamentari.Iniziativa analoga la firmò negli scorsi anni l’attuale leader di Noi Moderati, Maurizio Lupi.
Nel 2013, correva la XVII legislatura, fu Nicodemo Nazzareno Oliverio, concittadino di Lilio, già allievo di Aldo Moro e poi deputato calabrese del Partito democratico a chiedere di riconoscere “il giorno 21 marzo quale Giornata nazionale del Calendario gregoriano”.Una proposta di legge che, tra le altre cose, prevedeva iniziative nella cittadina del Crotonese e finanziamenti pari a 500mila euro annui. —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)