Il premier Conte è in Algeria ma, prima di lasciare l’Italia, si è soffermato sui vari provvedimenti all’esame del governo, tra questi il decreto dignità: “Se necessario ci saranno correttivi” ha detto. Intanto, nell’aula del Senato, è in corso la discussione generale sul decreto sicurezza sul quale il governo ha deciso di porre la questione di fiducia. La linea che Di Maio detta dalla visita in Cina, si rimodula su un doppio binario: smussare gli angoli con la lega, e qui siamo nell’ambito della prescrizione, ma pugno duro contro i dissidenti interni al movimento contrari al Decreto sicurezza di cui si sta discutendo nell’aula del Senato. Il borbottio degli almeno quattro senatori 5 Stelle ostili, verrà stoppato dalla maggioranza ponendo la fiducia domani per il via libera del provvedimento. Chiaro il messaggio che il Sottosegretario Buffagni manda a Defalco: “se voterà no sono certo che si dimetterà”. Ma i dissidenti non mollano. Inopportuna la fiducia per la senatrice Nugnes che annuncia: “mi asterrò”.
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iù morbidi invece i toni verso l’alleato di governo sull’altro nodo, quello della prescrizione: l’emendamento dei 5 Stelle che ha gelato i leghisti lascia ora spazio a un Di Maio fiducioso di trovare un accordo con la Lega ma, aggiunge il pentastellato, la prescrizione deve essere approvata nel disegno di legge anticorruzione. Nessuno stralcio dunque e, avverte il guardasigilli Bonafede, nessun arretramento.
Intanto il ministro Tria è al vertice dei ministri finanziari della zona euro ed è alle prese con il delicato appuntamento sulla manovra economica, contestata dalla Commissione,che è a rischio di procedura di infrazione. Il confronto è aperto ma diventa sempre più in salita per il ministro Tria che è chiamato a difendere le ragioni della manovra del Governo italiano per il 2019 di fronte agli altri ministri economici della zona euro visto che, prima ancora dell’inizio del vertice, sono arrivati diversi segnali su quale sarà l’atteggiamento della commissione europea. Il vicepresidente Valdis Dombrovskis che ha la delega sull’euro ha affermato, in una intervista a Bloomberg, che serve una correzione considerevole dei saldi previsti nella legge di bilancio del governo Conte anche perché, ha attaccato Dombrovskis, le misure previste sono controproducenti per la stessa economia italiana. Anche il commissario europeo agli affari economici, Moscovici, è intervenuto sulla questione prima affermando che in Italia, con il vice premier Salvini, c’è un clima di populismo e democrazia illiberale, poi precisando comunque che le sanzioni verso l’Italia sarebbero l’esito peggiore della trattativa. In questo clima cresce l’attesa per il faccia a faccia che il ministro Tria avrà con il commissario Moscovici nelle prossime ore da Bruxelles.
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