A meno di 24 ore dalla manifestazione che si terrà per protestare contro il debito “ingiusto” di 150 milioni contestato al comune di Napoli, De Magistris torna a parlare
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Mi auguro che domani tutti scendano in piazza a manifestare contro il debito ingiusto. Si tratta di una battaglia della città e non del sindaco. Per cui invito anche chi è contro di me a partecipare a un evento fondamentale per Napoli” con queste parole, il sindaco di Napoli Luigi de Magistris ha lanciato un nuovo appello alla cittadinanza per coinvolgerla nella manifestazione di domani, 14 aprile. “Se saremo in tanti – ha aggiunto il sindaco – la vittoria sarà più facile. Il debito è dello Stato e se siamo arrivati a un accordo del 77 per cento, che non si è ancora formalizzato, è perché noi abbiamo dovuto fare una transazione in questo periodo. Siamo sotto usura di Stato. Ne ho parlato con Gentiloni, che è si è mostrato molto disponibile ma intanto il tempo passa. Per cui l’appuntamento di domani è importante”.
Il primo cittadino della città partenopea ha già annunciato le tappe che faranno seguito alla manifestazione di domani:”“Ci recheremo con una delegazione mista presso le istituzioni, presidente della Repubblica per primo. Mattarella si è sempre mostrato sensibile ai bisogni dei cittadini, così come alle sofferenze e alle bellezze di Napoli”. De Magistris incontrerà anche i presidenti designati di Camera a Senato, oltre che i diversi segretari dei gruppi parlamentari. Secondo il sindaco “non c’è bisogno di una legge speciale su Napoli, ma una legge che tenga conto delle situazioni ingiuste che ci sono, oltretutto non solo a Napoli. Lo Stato ha le risorse economiche per poter intervenire. Quella di domani è la prima manifestazione in Italia dal dopoguerra di una città che si ribella al debito ingiusto”.
Alla manifestazione di domani, il sindaco ha invitato tutti i gruppi politici, compresi i dissidenti, a partecipare per il bene della città. In particolare si è soffermato su PD e Lega che avevano annunciato una “contro-manifestazione” per contestare il sindaco: “Non mi scaglio contro il Pd e la fotografia dei componenti della contro manifestazione non è condivisa dalla maggioranza del Pd. Mi auguro e sarei fortemente felice se domani al Municipio ci fossero anche gli esponenti e il popolo del Pd perché starebbero non con me, ma con la città che io, piaccia o no, rappresento”.
“Nel Pd – conclude il sindaco -c’è chi vuole cambiare il modo di fare politica e vuole dialogare maggiormente prendendo atto che la politica del rancore non premia chi, invece, come la Valente si mette a fare iniziative con Fratelli d’Italia e con Cantalamessa della Lega”.
La settimana scorsa, per la battaglia contro il debito, de Magistris aveva fatto esporre uno striscione di sei metri per otto sulla facciata di Palazzo San Giacomo. “No al debito ingiusto, Napoli libera”, si legge sullo striscione. “Lo toglieremo – ha detto il primo cittadino – solo quando ci sarà tolto il debito ingiusto”.
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