“Il popolo non perdona chi tradisce”
“Quando in politica si tradisce, il popolo non perdona soprattutto quando si parla di cose che hanno a che fare con la pelle della gente come il gasdotto in Puglia, il terzo valico tra Liguria e Piemonte, la Tav, l’Ilva. Sono tutte vicende su cui in campagna elettorale il M5S aveva detto mai più conflitto tra diritto al lavoro e salute e invece oggi c’è continuità con quanto fatto da Calenda”. Lo ha detto il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris.
“Quando si va al nodo del governo ci si rende conto della differenza tra chi sa coniugare rivoluzione, rottura del sistema e affidabilità e chi fa solo il rivoluzionario in campagna elettorale o a parole o con i like. La rivoluzione – ha proseguito – si fa anche con il diritto e il cambiamento non si misura a parole ma con i fatti come stiamo facendo qui a Napoli dove non abbiamo tradito e dove andiamo avanti senza soldi, con un debito ingiusto, con l’ostilità di governi nazionali e regionali. La nostra è un’attività di resilienza e resistenza ma ora anche di contrattacco. Napoli non è una roccaforte isolata e può diventare laboratorio diffusivo e di contagio democratico”.
Il sindaco di Napoli ritiene ancora più necessari il dialogo con gli elettori e i militanti del Movimento 5 Stelle alla luce del disagio che provano in tanti che continuano, ad esempio, ad essere No Tap e no Tav. De Magistris ha affermato: “Per quanto ci riguarda il dialogo è il sale della democrazia e noi siamo interessati a dialogare con chi ha votato per il cambiamento, per rompere il sistema ma che oggi si ritrova a braccetto con Salvini. Questa alleanza – ha aggiunto – non credo fosse intenzione degli elettori né dei parlamentari. Oggi è un momento complicato ma si può tracciare la strada per costruire l’alternativa”. Il sindaco di Napoli e presidente del movimento demA ha sottolineato che “siamo aperti a un fronte democratico che si riconosca nei valori della Costituzione, non ci sono recinti. Se nel M5S ci sono persone che si ritrovano in questi valori non capisco perché non si possa avviare un percorso di dialogo e oggi o domani un percorso insieme. Ma se decidono di proseguire costruendo un’alleanza con Salvini basata su un contratto, allora gli dico buona fortuna. Noi saremo sicuramente dall’altra parte”.
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