C
i sarà anche lui domani per il big-match dell’Olimpico. Sarà presente sugli spalti e tornerà ad assistere ad una sfida della sua creatura Napoli. D’altronde è lì, da sempre, la sua casa italiana: origini napoletane, ma nato ed è diventato Aurelio De Laurentiis a Roma. Quello di sabato sarà un po’ il suo derby. Papà Luigi e zio Dino erano di Torre Annunziata, poi con la crescita sempre più grande dell’azienda di produzione cinematografica la famiglia si è spostata nella Capitale, con continui viaggi negli States, lì dove si fa il cinema a più alti livelli. E così dal 29 maggio 1949, giorno della sua nascita, la città di Aurelio è Roma.
Ma c’è un’altra data di nascita da tenere in considerazione nella vita di Don Aurelio: il 6 settembre 2004. È il giorno in cui è ufficialmente nato il Napoli Soccer, la data della rinascita del pallone all’ombra del Vesuvio dopo il fallimento. Per De Laurentiis, da sempre impegnato nel cinema, una nuova vita, con un nuovo impegno a cui si è dedicato anche più che alle pellicole.
Non è mai stato svelato per quale squadra tenesse il patron prima di acquistare la compagine partenopea. In realtà lui ha sempre fatto capire che il calcio lo seguisse poco prima dell’avventura con il Napoli. Possibile, però, che una simpatia per una delle due squadre romane ci sia stata, visto che da sempre è nato e vissuto lì. Ciò che è sicuro è che attorniato quotidianamente da tifosi romanisti. Tanti amici che sono con lui lì nella Capitale, tanti collaboratori e addetti al mondo dello spettacolo con cui si confronta quotidianamente. Basti pensare a Carlo Verdone, attore di punta che ha lavorato e lavora ancora con De Laurentiis ed è tifoso sfegatato della Roma.
Ma anche Riccardo Scamarcio e Massimo Ghini, che pure hanno lavorato per i film di Aurelio, sono giallorossi. Così come Angelo Bernabucci e Maurizio Mattioli, che recitano anche da ultrà romanisti nel film “Tifosi” della FilmAuro. Per non parlare di Claudio Amendola, sfegatato romanista e Sabrina Ferilli, tifosa giallorossa che si spogliò anche per lo scudetto del 2000.
Proprio della Ferilli, ADL scrisse qualche tempo fa su Twitter: «Sagace, pungente, stimolante, coinvolgente. Insomma unica! C’è solo una cosa che divide me da Sabrina Ferilli: la fede calcistica. Io pronto a rinunciare al cinema per il Napoli, Sabrina pronta a spogliarsi per la Roma».
Già, perché se poco si sa sulle simpatie giovanili di De Laurentiis, ciò che è certo è che da quando è diventato patron del Napoli ne sta diventando anche un tifoso doc ed apprezza anche il modo di fare dei supporters partenopei. «Non mi aspettavo che Di Francesco riuscisse a dare subito un certo tipo di gioco alla Roma. Eppure molti amici romanisti non sono soddisfatti, anzi si lamentano pure. Certi tifosi anche di prestigio non sono mai contenti a Roma. A differenza dei napoletani che sono coerenti e sono innamorati del loro Napoli e di Maurizio Sarri» le parole del Patron al “Roma” la scorsa settimana. Manca solo un giorno al derby di Aurelio, il patron è in fremito.
Dario De Martino per il “Roma”
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