“De Magistris? Con lui Napoli non è governata”
Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni del Corriere del Mezzogiorno per parlare di mercato, dei suoi rapporti con il sindaco partenopeo e del calcio malato.
E
cco le sue parole:
“A gennaio non venderemo Koulibaly, ma arriverà il momento in cui non potremo rifiutare altre offerte indecenti. Abbiamo la forza di costruire in casa i top player. Investiamo sempre ma con criterio, in Italia siamo in due o tre club con i conti a posto, io l’unico a non avere debiti con le banche.
Sarri lo scelsi contro il parere di tutti, un uomo che poi si è rivelato complesso e anche individualista. Ancelotti è una persona serena, il confronto con lui è continuo e piacevole.
Sono arrivato qui dopo il fallimento. Mi dissero che bisognava ripartire da zero, ricostruire. Non ho comprato l’Inter e il Milan, potevo chiamare il club Partenope o Campania, per rispetto il primo anno l’ho chiamato Napoli Soccer. Il calcio non è solo sport, è industria. Altrimenti sarebbe assurdo pagare 200 milioni come ha fatto il Psg per un solo calciatore. Vorrei tanto dire al signor Salvini: se vieni a Napoli e la consideri testa di serie del Sud, forse capisci l’Italia. E non con il reddito di cittadinanza che serve solo ad accontentare il popolo.
Salvini si è fatto fotografare con uno appena uscito di galera? Non si è reso conto. Noi ci siamo sempre opposti alle frange del tifo estremo, nel 2007 facemmo arrestare una trentina di tifosi, da allora me l’hanno giurata.
Fare impresa a Napoli è difficile? Se avessimo un clima politico a nostro vantaggio faremmo ancora meglio, solo il presidente della Regione De Luca mi ha aiutato. Ogni volta che viene una squadra straniera a Napoli, mi vergogno e devo inventarmi di tutto.
Seguo le partite in tv… e vedo tutto. Ho guardato sia il derby di Torino che Roma-Genoa. Sono stupito e meravigliato, sono il primo testimone post-calciopoli, ma c’è ancora tanto da chiarire e da pulire”.
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