De Laurentiis: “Albiol? Gli dico grazie, abbiamo dovuto accontentarlo! Novità a Dimaro. Sul mercato, Manolas e James dobbiamo approfondire con Ancelotti”
Il presidente della SSC Napoli, Aurelio De Laurentiis, è intervenuto ai microfoni di Radio Kiss Kiss. Queste le sue parole:
Nuova maglia per la prossima stagione? Io e i miei figli Luigi ed Edo abbiamo pensato di ideare delle maglie innovative. Quando inventi delle cose innovative, non sempre trovi persone pronte ad abbracciarle. Il nuovo spaventa sempre, ma i nostri tifosi si sono evoluti e il web aiuta molto. Ora non ci sono più i tifosi del Napoli che vivono in Campania, ma ci sono anche in Canada e USA… Su Amazon la vendita delle maglie è stato un successo. Con grande rispetto cerchiamo di accontentare la grande popolazione dei tifosi napoletani”.
Sul mercato? Abbiamo accettato la richiesta di Albiol perché glielo dovevamo. Ce lo chiede da due anni, ma noi lo abbiamo sempre convinto a restare. Gli dico grazie, grazie, grazie. Spero torni contento nel suo paese e che mi saluti la sua splendida famiglia. Ora abbiamo Chriches, Maksimovic e Luperto. Ma se dobbiamo fare qualche passo in più, possiamo farlo. Sul web tutti i tifosi mi dicono chi devo prendere. Per accontentarli tutti dovrei fare venti squadre… Ma questo è divertente.
Manolas e James Rodriguez? “Ci stiamo muovendo su più fronti perché vogliamo capire quello che è più giusto per il Napoli. Perchè anche con l’arrivo di Conte e di Sarri e con un nuovo allenatore alla Roma, noi dobbiamo approfondire con Ancelotti. Dobbiamo costruire una squadra che sappia giocare in più modi. Sarri si è trovato in difficoltà in Inghilterra i giocatori non erano abituati”.
Novità per Dimaro? “Facciamo una trasmissione ‘Il calcio che vorrei’, parlando del calcio italiano. Dobbiamo creare una connessione con i giornalisti e ogni giorno danno due o tre risposte anche ai tifosi non del Napoli. A Dimaro ci sarà un bel villaggio”.
Amichevoli estive? “Quando torneremo dagli USA, sfideremo una squadra di Serie B o Lega Pro”.
Situazione San Paolo
“Una volta finite le Universiadi, si dovrà sistemare una parte nel ventre del San Paolo. Uno stadio vive di tanti punti nevraligici”.
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