I dazi a stelle a strisce di Donald Trump, potrebbero passare attraverso la lente d’ingrandimento dell’OMC, Organizzazione Mondiale del Commercio.
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e fanno parte 164 Paesi, piu’ altri 22 che svolgono il ruolo di osservatori, comprendendo cosi’, piu’ del 95% del commercio mondiale di beni e servizi, la sede centrale di questa organizzazione, dal 1995, e’ ubicata presso il Centro William Rappard, in Svizzera.
Da alcuni mesi, il Presidente americano, aveva in pectore, di mettere dazi su alcuni prodotti, in primis acciaio e alluminio, in questi giorni, quella che poteva sembrare solo una minaccia, sta diventando realta’.
Questa decisione, potrebbe scatenare una vera e propria guerra commerciale sui dazi, fra Stati appartenenti alla stessa congregazione, creata allo scopo di supervisionare i numerosi accordi commerciali tra gli stessi membri.
Immediate sono state le ripercussioni in Europa, la Commissione Ue, portera’ davanti al’OMC, sia gli Usa che la Cina, i primi per i dazi su acciaio e alluminio, la seconda per la violazione delle regole sui diritti sulla proprietà intellettuale.
Lo ha annunciato la Commissaria Ue al commercio Cecilia Malmstroem, le sue testuali parole : ‘questo dimostra che noi, non scegliamo di stare dalla parte di nessuno, stiamo solo dalla parte delle regole del sistema commerciale multilaterale’.
La commissaria ha poi aggiunto, forse per non rincarare ancor di piu’ le proprie rimostranze, che non ci si trova ancora in una vera e propria guerra commerciale, anche se gli Usa stanno facendo un gioco molto pericoloso, che potrebbe portare ad una vera e propria escalation nei rapporti commerciali di molte Nazioni.
Siamo solo agli albori di una “guerra commerciale?, Francia e Germania annunciano di voler reagire in modo “robusto” alle tariffe Usa su acciaio e alluminio.
I dazi sono “illegali” e l’Unione Europea risponderà in modo duro e proporzionato , ha detto il presidente francese Emmanuel Macron, rivolgendosi a Trump.
Macron ha parlato con Trump al telefono, lo ha esortato ad avviare negoziati con l’Ue, la Cina e il Giappone per rafforzare le regole dell’Organizzazione mondiale del commercio.
Anche dalla Germania sono partiti i primi ‘comunicati’, i dazi sono sbagliati e illegali, ha sottolineato il ministro delle Finanze tedesco, Olaf Scholz.
Questo non è un buon giorno per le relazioni transatlantiche, ha affermato Scholz, ricordando che la Commissione europea ha già preparato le reazioni che saranno messe in atto secondo le regole internazionali.
La Ue, ha assicurato il Ministro delle Finanze tedesco, preannunciando un incontro con l’omologo americano Steve Mnuchin, reagirà in maniera robusta e intelligente.
Sembra che il coro di proteste europee sia unanime, non resta che aspettare quali possano essere le ulteriori mosse che prendera’ Trump, visto che ha annunciato l’intenzione di imporre dazi sull’acciaio e l’alluminio importati anche dall’Unione europea, Canada e Messico.
Purtroppo quasi giornalmente assistiamo ad una continua escalation di ripicche commerciali fra Paesi appartenenti alla stessa congregazione, che potrebbero mettere in ginocchio, l’intera economia mondiale.
Le prospettive non sono rosee, visto che potrebbero essere messi a rischio milioni di posti di lavoro, questo purtroppo dipendera’ dalla mente e dalle scelte di una sola persona.
Lo Piano Saint Red
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