“Insigne e Fabian Ruiz? Totalmente recuperati”
Davide Ancelotti, vice allenatore del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli per parlare degli obiettivi che attendono la squadra azzurra fino alla fine della stagione e dei rapporti con la società partenopea.
Ecco le sue dichiarazioni:
“E’ molto dura superare mio padre, cerco di apprendere il massimo. E’ la miglior scuola che posso vaere soprattutto nella gestione dei momenti difficili fa capire che serve tanta esperienza per fare questo mestiere. Il Napoli sta bene, ad oggi manca solo Koulibaly dalle nazionali. Gli altri sono ritornati tutti in buona condizioni: Insigne ha recuperato molto bene e Fabian è recuperato pienamente dal problema della scorsa settimana.
Abbiamo due obiettivi: consolidare il secondo posto ed andare avanti in Europa League. Siamo consapevoli che sarà un periodo importante. la squadra ci arriva bene, il morale della truppa è alto. Arsenal? Sarà una sfida affascinante per gli amanti del calcio, sarà una gara divertente. la qualificazione è al 50-50. la gente si divertirà, noi un po’ meno perchè dovremo vincere.
Già con l’Udinese avevamo in testa di fare di nuovo punti in campionato. Dobbiamo continuare a fare punti fino all’Arsenal perchè sono gare che ci permettono di far crescere la nostra consapevolezza. Tutti gli attaccanti stanno bene: Dries è stato eccezionale contro i friulani, così come Younes che potrà essere molto utile in questa fase finale della stagione. Il calcio non è uno sport come l’atletica leggera dove hai un evento da preparare, ma la condizione deve essere buona tutto l’anno. La squadra sta bene, fa tanti gol nei finali di gara. Non c’è un obiettivo per avere un picco della condizione in un periodo, ma devi averla per l’80-85% per tutta la stagione.
Con papà ho un rapporto straordinario, ho la fortuna di lavorarci. Non è una cosa da tutti. Riusciamo a scindere bene il legame familiare perchè sono il suo assistente. A casa sono davide, qui sono uno dello staff. Si vede che qui la comunicazione è diretta perchè a volte posso dirgli cose che gli altri non possono dirgli. Non abbiamo mai litigato perchè siamo molto simili: non ci piace il conflitto e cerchiamo di gestire lo scontro. Abbiamo discusso molto su Fabian perchè io lo volevo mezzala destra e lui a sinistra. Lo spagnolo è un giocatore evoluto che sa giocare a calcio e chi sa giocare a calcio può stare in qualsiasi posizione.
Napoli a vita? Ci piacerebbe perchè qui si sono riscoperti i valori umani, fondamentali per il nostro lavoro. Questo ha dato nuova benzina per la carriera di papà. L’ultimo anno si è visto un Carlo nuovo, non era così prima. Venivamo da un’esperienza dove la cultura tedesca scindeva il lato lavorativo da quello umano, qui non è così: per questo sta bene e sta rendendo al meglio. Si diventa un vincente come mio padre dipende dal suo modo e dall’equilibrio che ha nel gestire tutte le situazioni senza perdere di vista l’obiettivo. La voglia di vincere c’è ovunque, in primis quella di mio padre: lui con l’esperienza che ha può dare qualcosa in più per questo gruppo e questa squadra vuole apprendere la mentalità vincente.
Il gruppo di questa squadra è speciale: arrivavano da un calcio meraviglioso, ma c’è stato un cambio di guida tecnica deciso ed hanno dimostrato disponibilità e voglia d’apprendere modi diversi di interpretare il calcio. Sono stati bravi ed hanno grandi meriti. Napoli paradiso? E’ una città bellissima, che ti rende felice. Ho deciso di andare vivere a Chiaia, mi piace tanto”.
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