Nel corso della puntata de “Il Puniglione Stabiese” programma a cura della nostra redazione, in onda sulla pagina Facebook “Stabiesi al 100%”, abbiamo sentito il collega de “Il Corriere dell’Umbria”, Carmine D’Argenio, per presentare Perugia – Juve Stabia. Ecco le sue parole:
“Il Perugia è da quattro anni che prova ad andare in A. Quest’anno la società ha messo a disposizione una rosa super a disposizione del tecnico Oddo, tant’è che il Perugia ha iniziato benissimo vincendo le prime quattro gare della stagione tra Coppa e campionato. L’organico ha due scelte, di qualità, per reparto e sicuramente si giocherà la A fino alla fine.
Forte? “A Perugia si è visto poco. Ha giocato sei mesi in Umbria e ha fatto vedere poco del suo potenziale. A mio avviso è un buon giocatore che può fare bene alla Juve Stabia, sebbene si sia visto davvero poco nell’esperienza perugina.”
Formazione del Perugia? E’ difficile ipotizzare l’11 titolare ma credo che la difesa sia praticamente fatta con Rosi e Di Chiara sulle fasce e centrali Gyomber e Angella. A centrocampo mancherà sicuramente Kouan per squalifica, in più Carraro e Dragomir sono andati in Nazionale e quindi avranno qualche allenamento in meno nelle gambe. Questi due si giocheranno il posto con Nzita, Balic e Nicolussi. Sulla trequarti ci sono tanti giocatori per un solo posto, penso a Fernandes, Buonaiuto e Capone. Tutti giocatori forti e di qualità. In attacco ci saranno senza dubbio Pietro Iemmello, autentico trascinatore del Perugia, e l’ex Diego Falcinelli. In più c’è anche Melchiorri che scalpita.”
Balic? E’ un giocatore di grandissima qualità. Sicuramente uno dei migliori acquisti del Perugia in questo calciomercato. Questo denota il mercato super condotto dalla società umbra che ha tutte le carte in regola per la promozione. Se tutti restano con i piedi per terra e remano nella stessa direzione, si può sicuramente fare bene.
Curi? “Le condizioni del manto erboso è stato oggetto di discussione nelle ultime settimane. C’è stata qualche operazione ma non so con certezza se siano migliorate o meno le condizioni. Oddo, dal canto suo, non ha mai voluto l’alibi del campo.”
