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Castellammare di Stabia

Danucci: “Castellammare piazza che porto nel cuore”

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Castellammare di Stabia– Nel corso della puntata de “Il Pungiglione Stabiese” programma a cura della nostra redazione, in onda sulla pagina Facebook “Stabiesi al 100%“, abbiamo sentito uno dei protagonisti della promozione in B delle vespe del 2011, Ciro Danucci. Ecco le sue parole:

 A Castellammare sono stato davvero benissimo. Nel 2011 compiemmo una sorta di miracolo. Affrontavamo una squadra forte come l’Atletico Roma ma per noi si creó un’atmosfera unica con tanti fattori che ci spinsero alla gloria della promozione in B. Fu un anno straordinario, iniziammo male ma siamo riusciti a risalire la china. Mettendo la ciliegina sulla torta con la Coppa Italia. Nei play off abbiamo dimostrato tutta la nostra forza.

Mezavilla? Adriano é un giocatore fantastico. A questo va aggiunto che é un professionista serio che si allena anche più degli altri. Sta bene fisicamente e può essere decisivo. Sta dimostrando di poter essere ancora importante ad alti livelli. É una persona squisita e ricordo con piacere i momenti con lui. Merita il meglio.

Ricordo più bello? Oltre la Coppa e la promozione, dico la vittoria a Nocera. Era un momento particolare e andare a vincere quel derby ci ha dato la spinta decisiva per poter vincere anche Coppa e play off. Sentimmo il calore della tifoseria, che ci aspettó festante per le strade della città. Sono ricordi indelebili. Tra l’altro, il giorno dopo la vittoria con il Benevento in semifinale é nata anche mia figlia quindi ricordo quella gara e quel periodo con doppio affetto.

Juve Stabia attuale? Penso che le vespe abbiano una squadra molto forte con un allenatore preparato. Hanno disputato un girone d’andata sensazionale ma penso che il segreto per continuare a fare bene sia azzerare tutto e pensare gara dopo gara, mantenendo l’umiltà e la grinta che hanno portato ai risultati del girone di andata. I gialloblù devono pensare esclusivamente a se stessi e non alle altre. Possono arrivare in fondo tranquilamente.

Manniello? Una persona straordinaria. Lo ricordo con enorme affetto e mi auguro che possa vivere una gioia anche quest’anno. Ricordo la sua esultanza al Flaminio, oltre il suo famoso slogan “Non succede ma se succede”. 


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