È
un dialogo epistolare tra un padre e una figlia . Una figlia accudita, iperprotetta, cresciuta da un padre rimasto vedovo . Un professore universitario deluso dalle istituzioni, deluso dalla figlia amata .
Un padre stanco, distrutto , con un unico desiderio , vedere la figlia felice , accanto a Lui a casa . Una figlia che rincorre gli ideali di cambiamento, vuole cambiare il mondo ma alla fine è delusa dall’uomo per cui ha abbandonato il padre .
Bravo Branciaroli , adagiato per l’intera rappresentazione su una poltrona al centro di una stanza deserta e spoglia di arredamento , scrive e dialoga con la figlia. Dialoga con un tono di voce sofferente, cupo, profondo .
Brava e preparata Marina Occhionero ,giovane talentosa attrice nascente . In scena, vestita con il Chador, narra l’attualità della società , dialoga con il padre , lo rimprovera per essersi isolato . Valente il regista Sangati per aver portato in scena il romanzo di Rachide Benzine dai contenuti attuali .
È una coproduzione del CTB , ha debuttato in prima assoluta a giugno dell’anno scorso al Teatro Alighieri di Ravenna.
Repliche fino al 14 Aprile al Teatro Mina Mezzadri Santa Chiara Brescia.
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