Il CTB, Centro Teatrale Bresciano, Teatro Stabile di prosa a gestione pubblica dal 1994, ha nominato il nuovo Consiglio di amministrazione 2022-27
CTB: nominato il nuovo Consiglio di amministrazione 2022-27
Il Centro Teatrale Bresciano, nato nel 1974 per iniziativa del Comune e della Provincia di Brescia, riconosciuto nel 1994 come Teatro Stabile di prosa a gestione pubblica, ha convocato l’assemblea dei soci, il 23 Giugno 2022, per effettuare le nomine alle cariche sociali per il prossimo quinquennio: 2022-2027.
All’esito di tale convocazione, il Centro Teatrale Bresciano ha diramato il seguente comunicato:
L’Assemblea dei soci del CTB composta da:
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- Simonetta Ciocchi,
- Mattia De Tursi,
- Silvia Gnutti,
- Silvia Peronaglio
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e, in qualità di delegata dal Presidente
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- Attilio Fontana,
- Marianna Cairo,
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riunitasi il 23 giugno 2022 presso gli uffici di Piazza della Loggia, 6 in Brescia, ha nominato i componenti del Consiglio di amministrazione del Centro Teatrale Bresciano per il quinquennio 2022-2027.
È stata nominata Presidente, confermando l’attuale incarico:
Camilla Baresani-Varini
Consiglieri
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- Luigi Mahony,
- Mario Maviglia,
- Patrizia Vastapane;
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il board si completa con la nuova nomina a Consigliere di Mauro Carrozza.
A tutti vanno i complimenti e gli auguri di buon lavoro di tutta la redazione di Vivicentro.it
Pillole di storia del CTB
DAL TEATRO GUILLAUME AL TEATRO SOCIALE
L’attuale Teatro Sociale trae le sue origini dalla storia della famiglia di Luigi Guillaume, nobiluomo francese fuggito con la moglie Maddalena, da Lione (Francia) durante la rivoluzione francese.
I Guillaume, confusi a un gruppo di saltimbanchi e di attori girovaghi, per meglio ingannare gli inseguitori, raggiunsero l’Italia in modo rocambolesco trovando però, nell’affascinante mondo circense, il modo di sopravvivere alla propria condizione di esuli espropriati.
Provetti cavallerizzi, educati a coltivare le loro abilità sportive, i Guillaume formarono una loro compagnia e con quella iniziarono a girare l’Europa.
Per caso o forse per scelta ad un certo punto i nostri scelsero Brescia per residenza fissa.
Acquistarono un palazzo in centro e presero a frequentare, nei momenti di pausa tra un viaggio e l’altro o tra uno spettacolo o l’altro, la società altolocata della città.
Alla metà dell’Ottocento il discendente del capostipite acquistò un’area nel centro cittadino e vi fece costruire un teatro in legno adatto agli spettacoli equestri, a quelli di prosa e alle riunioni politiche.
Gli altri fratelli formarono a loro volta compagnie con le quali riscossero successi nelle maggiori piazze in Italia e all’estero.
Nel 1873 il teatro venne ricostruito in forma più elegante e dignitosa e diventò il tempio della buona borghesia bresciana desiderosa di divertimento.
Nel 1903 la famiglia Guillaume lasciò il teatro che venne acquistato da un gruppo di appassionati i quali, dopo un restauro in perfetto stile Liberty, secondo la moda del tempo, gli diedero il nome di Teatro Sociale.
Fino al 1981, anno di chiusura della sala, sul palcoscenico del Teatro Sociale hanno trovato ospitalità spettacoli “leggeri”: operette, cabaret, concerti, mentre nel vicino Teatro Grande, maggiore per tradizione artistica e per capienza di sala, hanno continuato ad essere rappresentati spettacoli di prosa, concerti di musica classica e opera lirica.
Gli attuali restauri, che si sono protratti con alcune interruzioni dal 1986 al 1996 ci restituiscono un teatro capace di ospitare seicento spettatori – ora sala del Teatro Stabile di Brescia.
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