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Cronaca (parziale) di un mercato incompleto: l’amore non è baciare la maglia finché… soldo non ci separi!

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Questo il pensiero sul mercato

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i siamo. L’inizio del campionato, per il Napoli sull’ostico campo del Pescara, ha già fatto capire che questa non sarà un’annata semplice per i partenopei. Il mercato, che ha tenuto banco per settimane, tra speranze, delusioni cocenti, nuovi volti, passaggi di casacca inaspettati, è in piena fibrillazione. Doveroso quindi fare il punto sulla situazione attuale in casa Napoli. L’unica vera antagonista allo strapotere della Juventus negli ultimi anni, sembra essere molto attiva in questi ultimi giorni di contrattazioni frenetiche, con nomi che si rincorrono continuamente.

La partenza del fuoriclasse argentino Gonzalo Higuain, approdato proprio a Torino, sponda Juventus, ha lasciato l’amaro in bocca ai tifosi azzurri. Inutile negarlo, il tradimento ha sempre il sapore di fiele, specialmente se chi cantava fino a due mesi prima “difendo la città”, si scopre a difendere a spada tratta esclusivamente i propri interessi. Vederlo esultare con la maglia bianconera è stato un vero trauma, ma si sa, l’amore si tramuta facilmente in odio. La società partenopea nulla ha potuto a fronte del pagamento della clausola rescissoria, ma ha utilizzato solo in parte i grossi introiti derivanti dalla suddetta cessione e dai diritti televisivi derivanti dall’approdo diretto alla Champions League.

La sensazione è che qualcosa ancora si farà, investendo più sulla rosa nella sua generalità piuttosto che su un singolo nome.  Al patron, infatti, la piazza rimprovera il mancato approdo di un fuoriclasse di livello assoluto che possa sostituire nel cuore dei tifosi il ‘traditore’ argentino. Il profilo ha avuto fin da subito le sembianze di un altro albiceleste, il giovane capitano dell’Inter, Mauro Icardi. L’offerta pare si sia spinta fino alla “folle” cifra di sessanta milioni. Ben orchestrata insieme alla moglie-procuratrice Wanda Nara, sembra che la manovra sia servita solo a garantire un rinnovo di contratto, un po’ forzato dopo una stagione fatta di luci e ombre.

Ai suoi detrattori, il presidente del Napoli risponde con i numeri; a suo dire, si è speso, non poco, in questa sessione di mercato: 10 milioni per Tonelli, che va a puntellare quella difesa già molto affidabile; 14 milioni per Zielinski, centrocampista duttile e giovane, già svezzato al calcio italiano; 1.5 per Giaccherini, ottima alternativa in quel centrocampo spesso orfano di sostituti all’altezza nella passata stagione; e infine Milik, 32 milioni, il secondo acquisto più oneroso dell’era De Laurentiis, chiamato nella difficile opera di far dimenticare le gesta del Pipita “Giudain”.

In dirittura d’arrivo la scommessa Rog, messosi in luce nella Dinamo Zagabria, impegnata in questi giorni per centrare l’entrata in Champions, e il giovanissimo Diawara dal Bologna. Se come sembra, i big come Koulibaly e Insigne dovessero rimanere, a discapito delle sirene inglesi e milanesi, si potrebbe parlare di una squadra più equilibrata dell’anno scorso, senza un fuoriclasse ma con tanti ottimi comprimari, e qualche stella. Punto di riferimento assoluto resta il faro, il capitano Marek Hamsik, che ha più volte ribadito la volontà di rimanere all’ombra del Vesuvio. Sono seguiti i fatti, con un rinnovo praticamente a vita, dimostrazione che l’amore non è baciare la maglia, ma amarla e rispettarla fino in fondo, e non finché… soldo non ci separi!

a cura di Fabiano Malacario

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