Nella prima puntata di “Criminalità? No grazie?” è intervenuto Francesco Emilio Borrelli, consigliere regionale di Europa verde.
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na nuova rubrica di Vivicentro che nasce in un contesto drammatico per Castellammare: il comune sciolto per infiltrazioni camorristiche, le scarcerazioni eccellenti, il rischio faida.
Proprio da questo contesto aumenta ulteriormente la voglia di informare e di fare chiarezza sui fatti di cronaca in compagnia di ospiti eccellenti.
Ospite di giornata è stato il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli.
Il personaggio
Giornalista professionista dal Gennaio 2006. Pubblicista dall’Ottobre 1998. Ha lavorato per il quotidiano Il Riformista (di cui è stato anche responsabile marketing), Radio Tour, Radio Marte per la quale ha realizzato la striscia quotidiana universitaria e successivamente ha svolto il ruolo di inviato speciale nella trasmissione “la Radiazza” condotta da Gianni Simioli, CRC Targato Italia le trasmissioni televisive Obiettivo Sud su Telelibera che ha diretto per tre anni, Cronaca in Diretta, Unomattina e Ho bisogno dite per la Rai.
Ha collaborato con i quotidiani, Il Mattino per cui ha collaborato per due anni (dal 1993 al 1995) all’inserto “DentroNapoli”. Il Giornale di Napoli, il Roma per il quale realizzava la pagina universitaria, Cronache di Napoli per il quale ha realizzato la pagina universitaria, Il Mezzogiorno, i mensili Frigidaire, Chiara, L’Altra Voce, il Corriere dell’Università, la Voce della Campania (per la quale ha realizzato anche l’inserto Obiettivo Sud). È stato responsabile della redazione napoletana del Mensile “Mondo Università”. E’ stato responsabile delle pagine campane del quotidiano Terra dal 2009 al 2012. Ha diretto dal 2009 al 2010 la trasmissione Assud sulla Tv regionale Italia Mia.
Esponente di spicco per Europa Verde, partito in cui milita da diversi anni, è stato eletto al consiglio regionale dei verdi nel 2015 e nel 2020.
Noto al grande pubblico nazionale per la sua opera di denuncia, soprattutto attraverso i social, di fatti legati alla criminalità organizzata.
L’intervista
Sulla proposta di legge di modifica dell’articolo 143 comma 5 del Testo Unico Enti Locali……
Una norma che riguarda l’intervento del dipendete pubblico in casi in cui sia rilevata la sua responsabilità nei fatti relativi allo scioglimento del comune per cui lavora.
L’attuale normativa prevede l’intervento della sospensione del dipendente solo in casi eccezionali, ma ciò accade raramente.
Per correggere il tiro, il consigliere Borrelli, propone di ruotare l’intero personale dei comuni sciolti con l’assegnazione in altro ufficio e, ove necessario, per i casi conclamati, il trasferimento in altri enti con la possibilità di ricorrere a dipendenti di altri enti o nuove assunzioni per la loro sostituzione.
Proposta che tocca proprio il caso Castellammare, dove nella relazione della commissione d’accesso si sono evidenziate diverse anomalie di cui responsabili sono proprio i dipendenti comunali.
“Nelle relazioni dei comuni sciolti per camorra vengono riportate anche fatti dove responsabili sono i dipendenti comunali che quasi mai vengono coinvolti in procedimenti. È giusto che anche loro, se davvero responsabili, vadano a casa.”
Camorra e politica…
Viviamo in un momento di crisi per i partiti che non riescono più a rispondere alle reali esigenze del paese perdendo la loro rappresentatività nei vari contesti sociali. Ciò ha causato il progressivo allontanamento dei cittadini alla politica. Questi, per colmare questo distanziamento progressivo, si sono serviti dell’appoggio delle liste civiche che negli anni, però, si sono dimostrate un arma a doppio taglio: se da una parte colmano il vuoto dei partiti, dall’altra sono stati un mezzo usato dalla camorra per entrare più facilmente nell’amministrazione pubblica. Parliamo appunto di movimenti che nascono sotto le elezioni, senza neanche avere un collegio di garanzia interno che garantisca l’adeguatezza dei candidati.
A Castellammare, infatti, la maggior parte dei nomi dei consiglieri che sono finiti nella relazione della commissione d’accesso che ha decretato lo scioglimento del comune per infiltrazioni camorristiche per parentele con camorristi, sono per la maggior parte provenienti da liste civiche.
Su questa linea si trova Borrelli ammettendo che le liste civiche sono diventato il mezzo dei partiti per candidare persone vicine ai clan locali senza assumersene la responsabilità.
Il consigliere verde si è soffermato anche sulla questione dei Caf: “I Caf sono diventati i correttori della delinquenza. Vanno bonificati.”
Conclude: “Se non si agisce l’andazzo generale è degenerativo, i migliori giovani e la gente per bene stanno abbandonando la nostra terra, rimarranno solo i cialtroni e fetenti.”
Camorra e imprenditoria….
La situazione descritta nel dossier cerbero è chiara: gli imprenditori pagano il pizzo e in modo omertoso senza denunciare nulla alle autorità. (clicca e leggi qui l’articolo).
“La regione è da sempre vicina alle iniziative anti-racket”. “Bisogna denunciare, e avere fiducia nelle istituzioni” ancora “L’ammettere che tutti siano ladri significa non affrontare il problema”.
Per sconfiggere la camorra la politica non dovrebbe investire di più nell’istruzione?
“I fondi ci sono anche se dovrebbero aumentare. Ma i fondi che abbiamo li spendiamo bene? Oppure c’è chi non fa il proprio dovere?”
Il braccio armato dei clan sono diventati i minori. Per risolvere il problema della violenza minorile non occorre pensare ad interventi preventivi che tengano lontani i ragazzi dalla camorra?
“La prevenzione non basta. L’unico atto preventivo è quello di levare i bambini ai camorristi.”
CLICCA QUI PER VISUALIZZARE L’INTERA INTERVISTA
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