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Crescono le reti d’impresa (+7,4%), 9mila contratti di rete per oltre 47mila imprese

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Adnkronos) – Crescono le reti d’impresa in Italia nel 2023: oltre 47 mila imprese distribuite su tutto il territorio nazionale (+4,8% rispetto all’anno precedente) per quasi 9 mila contratti di rete (+7,4% rispetto al 2022) in numerosi settori e filiere, con prevalenza dell’agroalimentare, delle costruzioni e del commercio. È quanto emerge dal V rapporto dell’osservatorio nazionale sulle Reti d’Impresa, a cura di InfoCamere, RetImpresa e dipartimento di management dell’università Ca’ Foscari Venezia, presentato oggi presso la storica sede dell’Università di Padova a Palazzo del Bo.Dall’indagine il contratto di rete si conferma strumento particolarmente utile alle aziende di piccole dimensioni (il 75% delle imprese in rete ha meno di 10 dipendenti) per aumentare il potere contrattuale (35%), condividere spese per acquisti/forniture/tecnologie (24%) e partecipare a bandi e appalti (24%).  Uno dei principali vantaggi competitivi del contratto di rete è la possibilità, per le aziende aderenti, di beneficiare dei vantaggi della grande impresa pur non perdendo l’identità, l’autonomia e la flessibilità tipica delle pmi.

Il Rapporto 2023, analizza l’universo dei contratti di rete in Italia attraverso i dati del Registro Imprese delle Camere di Commercio, e i dati della survey condotta dall’Osservatorio su un campione rappresentativo di reti attive.Rispetto al 2022, si rafforzano le micro-reti, composte da 2-3 imprese (oltre il 52% del totale) e, in generale, le reti partecipate da meno di 10 imprese (quasi l’87%).

Nel tempo, i contratti di rete – oltre a coinvolgere più imprese, anche di ambiti emergenti come quello delle società benefit – sono diventati più coesi e radicati territorialmente, contribuendo alla sostenibilità delle filiere strategiche.  L’Osservatorio 2023 ne analizza anche la resilienza, misurando la capacità di prevedere, gestire e reagire alle crisi.La natura mista della rete e il numero di imprese coinvolte favoriscono una ripresa più rapida dopo una crisi aziendale: nel 66,1% dei casi avviene entro un anno.

Infine, l’Osservatorio mette in luce lo stato dell’arte e le prospettive di utilizzo degli strumenti per l’organizzazione del lavoro, tra cui la codatorialità, e della leva fiscale e finanziaria nelle reti d’impresa a supporto del progetto comune.  “La rapida scomposizione e ricomposizione degli scenari economici locali e globali richiede strumenti di conoscenza sempre più puntuali e affidabili per cogliere le dinamiche del tessuto imprenditoriale ed interpretarne per tempo le esigenze”, ha detto il direttore generale di InfoCamere, Paolo Ghezzi.  “Il registro delle imprese delle Camere di Commercio, gestito da InfoCamere, si conferma uno strumento fondamentale da cui partire per delineare le traiettorie di fenomeni come quello delle reti d’impresa, studiati da vicino attraverso le caratteristiche delle imprese che ne fanno parte.Un approccio che rende il lavoro dell’Osservatorio Nazionale sempre più utile a beneficio di azioni di policy a misura delle imprese e dei territori”, ha continuato.  “In questi cinque anni il ruolo dell’Osservatorio si è consolidato nell’elaborazione di analisi e policy sul fenomeno reti d’impresa, sapendo coniugare metodo scientifico e conoscenza esperienziale, come dimostrano le testimonianze del convegno di oggi”, ha dichiarato Fabrizio Landi, Presidente RetImpresa.  “Il Rapporto 2023 evidenzia l’interesse a sperimentare in rete strumenti innovativi, come la codatorialità e i basket bond, che possono dare slancio all’organizzazione del lavoro e all’evoluzione finanziaria nelle piccole imprese.

In questa direzione, RetImpresa sta puntando sull’open innovation e le tecnologie digitali e nei mesi scorsi abbiamo lanciato Rock – registry open contest for knotworking, il concorso per l’open collaboration che mette in gioco 20 reti e aziende capofiliera alla ricerca di pmi e startup con cui collaborare su Registry, la nostra piattaforma in blockchain”, ha spiegato.  “L’edizione 2023 dell’Osservatorio offre una fotografia aggiornata sull’evoluzione dei contratti di rete, sulle imprese in rete e le loro caratteristiche, in particolare grazie alla nuova survey condotta tra settembre e novembre 2023”, ha affermato Anna Cabigiosu, professoressa di gestione delle imprese e direttrice scientifica dell’osservatorio presso il dipartimento di management dell’università Ca’ Foscari Venezia. “Il nuovo rapporto -ha continuato- conferma la crescita delle reti e una sempre più vasta diffusione di aggregazioni tra imprese dello stesso settore, in particolare nell’agroalimentare, e presenta il fenomeno emergente delle società benefit in rete.I principali obiettivi che perseguono le reti sono l’aumento del potere contrattuale, la condivisione degli acquisti e la partecipazione a bandi e appalti e le loro performance sono in miglioramento e positivamente correlate alla complementarità delle risorse della rete”.  “Inoltre l’Osservatorio 2023 ha analizzato il tema della resilienza delle reti che hanno sofferto negli ultimi anni uno shock, ad esempio causato dall’ambiente generale esterno.

Queste reti dichiarano in oltre il 65% dei casi di aver recuperato la loro normale operatività entro l’anno e di aver subito una riduzione del fatturato contenuta entro il 10%.L’Osservatorio Nazionale sulle Reti d’Impresa, scaricabile gratuitamente dal sito di Edizioni Ca’ Foscari e di RetImpresa, si conferma così un punto di riferimento per lo studio e la promozione di questo modello di collaborazione, che rappresenta una leva importante per la crescita e la competitività del sistema economico italiano”, ha concluso.  —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)


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