Crepita il Governo Regionale siciliano di centrodestra dopo l’opposizione congiunta di M5S e Pd sul “collegato” alla finanziaria.
Una sorta di intesa non dichiara Pd-M5S fa crepitare il Governo di centrodestra siciliano. L’Ars ha appena riaperto i battenti dopo 41 giorni di ferie e subito sul tavolo c’era il “collegato” alla Finanziaria, ovverosia 98 articoli che stanziano contributi per circa una cinquantina di milioni a favore di enti e associazioni insieme a varie misure care ai deputati.
Il Presidente dell’Ars, Gianfranco Micciché, ha proposto di riscrivere questo disegno di legge per accelerarne la votazione tagliando alcuni commi ritenuti superflui o senza copertura finanziaria. Si è quindi giungi ad un testo più magro di circa 22 pagine tra commi e finanziamenti per un valore di circa 28 milioni.
Ma Pd e M5 sono riusciti a coinvolgere dalla propria parte il deputato Nicola D’Agostino di Sicilia Futura, la componente politica siciliana, precedentemente vicino al Pd, poi negli ultimi tempi avvicinatasi, soprattutto messinese, a Forza Italia, sicché il Governo di centrodestra si è trovato spiazzato.
“Il Collegato si farà” dichiara il Presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gianfranco Miccichè, in un video postato nella strada serata di ieri dopo la seduta dell’aula che ha visto il rinvio della seduta al 17 settembre e il ritorno del ddl collegato alla finanziaria in V Commissione. Miccichè, nel video, spiega che il testo presentato in Aula rappresenta “è la sintesi di un collegato con centomila norme, di cui tante inutili, che prevede una spesa quasi dimezzata perché siamo costretti a risparmiare su tutto, visto il bilancio disastroso che abbiamo trovato”.
E ammettendo che ieri “è stata una giornata difficile in aula” Non risparmia le critiche al M5S, che ieri sera ha fatto asse con il Pd mettendo in crisi la maggioranza “Ma chi siete? Dove siete nati? È possibile che ogni volta che con questi (M5S ndr) si trova un accordo loro matematicamente non lo rispettano? Avremmo dovuto approvare questo collegato prima delle ferie, poi è stato deciso che saremmo arrivati a settembre. Ci siamo visti più volte con il Presidente della Commissione Bilancio Riccardo Savona, ad agosto, perché io non sono partito. E oggi mi trovo questi signori che iniziano a fare demagogia. E ci vengono a raccontare che ne stavamo riproponendo un altro? Ma quale altro?”.
Tutto ciò per un verso ha affossato nuovamente il “collegato”, ma soprattutto l’effetto sottinteso è che il Governo siciliano di centrodestra crepita con una Maggioranza vhe forse non c’è.
A
dduso Sebastiano
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