Ospite dell’ultima puntata del Pungiglione Stabiese è stato Luigi Simoni, estremo difensore del Cosenza negli anni ’80 che riuscì a sopresa ad essere promosso in serie B nel 1987-88.
Con lui abbiamo parlato un po’ dell’ambiente rossoblu e della prossima partita che vede proprio i silani opposti alle vespe. Partita fondamentale per entrambe le formazioni per il raggiungimento del proprio obiettivo finale: promozione per il Cosenza e salvezza per la Juve Stabia.
Ecco le sue dichiarazioni:
– La piazza di Cosenza secondo Lei crede nella vittoria finale? “
“La piazza ci crede e ci spera. La città e la società sono pronte per questo grande salto. Ovviamente non è facile , però ci credono e io ci spero.”
– Giorgio Roselli è il valore aggiunto di questo Cosenza?
“Personalmente non lo conosco di persona. Ci ho giocato contro quando giocavo a calcio. In questo anno e mezzo ha fatto bene . Il Cosenza non è un top team ma sta lottando alla grande e penso che il Mister ci abbia messo del suo.”
– Torneo equilibrato . Chi lo vince ?
“Personalmente ricorda il campionato 1987-88 dove lo vinse il Cosenza contro ogni pronostico. Il Foggia anche allora con Pippo Marchioro in panchina era la favorita. Quest’ anno Benevento, Lecce e Foggia e la stessa Casertana sono fortissime ma spero che si ripeta la storia di quel torneo magico.”
– Cosenza contro Juve Stabia cosa si aspetta da questa gara?
” La Juve Stabia è una squadra ostica. Le campane in queste partite danno sempre qualcosa in più sul piano del carattere. Il Cosenza dovrà fare molta attenzione perchè le vespe sono in ripresa.”
– Lei come allenatore ha avuto un certo Gianni Di Marzio, un personaggio che è un’icona a Castellammare di Stabia. Che ricordo ha di lui?
“E’ un grande personaggio, da lui ho imparato tanto, possiamo affermare che era un allenatore di carattere . Ogni partita ci spronava a dare sempre di più, a lottare con il cuore, vincemmo un campionato con lui in panchina anche grazie alle sue qualità.”
– Lei è stato alle dipendenze di grandi allenatori come Lido Vieri che è stato un altro personaggio legato a Castellammare ma anche di Giorgi, Cagni e Sonetti solo per citarne alcuni, che ricordo ha di loro?
” Giorgi che purtroppo è scomparso da poco e come detto prima Di Marzio penso le stesse cose anche di lui. Ho imparato comunque tanto da loro.” –
Se le dico Denis Bergamini?
“Un fratello, per me è una ferita sempre aperta e spero un giorno che sia fatta giustizia.
– Bergamini era ben voluto da tutti, Cosenza lo ama ancora. Che giocatore era?
“Un giocatore che si vedeva poco ma in campo si faceva sentire. Di Marzio gli affidava sempre il giocatore più pericoloso, come ad esempio Zola o Rui Barros, ma lui riusciva sempre a marcarli bene. Dal punto di vista umano, devo essere sincero , la piazza ha iniziato ad amarlo tantissimo dopo la sua scomparsa, penso anche perché la sua morte ingiusta non poteva passare inosservata.”
– Lei ha giocato in Serie A ed ha avuto tanti campioni al suo fianco. Cito i vari, Angloma , Pele’, Silenzi, Pessotto, Di Francesco, Taibi…. che ricordo ha di quei campioni?
“Ricordo con affetto Stefano Cuoghi, un giocatore che ricorda Bergamini, è stato un grande personaggio e un vero capitano. Tecnicamente ovviamente non posso che ricordare con piacere Abedi Pelè: Semplicemente un fenomeno! Lei però mi ha citato solo quelli che ho avuto come compagni di squadra, da avversari la lista è lunga perchè negli anni ‘90 la serie A era davvero tanta roba.”