13.2 C
Castellammare di Stabia

Corteo Cgil-Uil a Roma, Landini: “Vogliono toglierci il diritto di manifestare”

LEGGI ANCHE

(

Adnkronos) – “Questo governo pensa di comandare, non di governare”.Lo afferma il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini intervenendo dal palco della manifestazione che si svolge a Roma. “Siamo qui anche per difendere e praticare il diritto a manifestare, e lo vorrei dire in modo molto diretto: noi siamo in un momento in cui il governo e questa destra vogliono costruire un regime, che impedisce il diritto a manifestare e che vuole controllare quello che si dice e quello che si fa”. ”Il diritto a manifestare è un diritto di democrazia.

Questo diritto va garantito a tutti, non può essere sostituito dal diritto a caricare chi manifesta”dice il sindacalista, aggiungendo di parlare anche ”in difesa del lavoro dei poliziotti, sono lavoratori come noi, la responsabilità è di chi da quegli ordini e chi pensa di mettere in discussione questi diritto”. “Siamo qui per dimostrare che c’è un Paese reale che soffre, un Paese che ha difficoltà ad arrivare a fine mese e a fruire dei servizi sanitari, a vivere una vita dignitosa” dice il segretario generale della Uil, Pier Paolo Bombardieri. “Sei milioni di poveri e 5 milioni di lavoratori con contratto scaduto” che hanno “bisogno di risposte”. “Siamo ancora troppo fermi.Questo è il Paese reale che vive una vita normale, non quella dei Talk show dei palazzi della politica”. “Fate pagare chi le tasse non le ha mai pagate, capisco che è complicato, che continuate a fare condoni.

Sono 20 da inizio legislatura hanno un solo significato: che a pagare sono sempre gli stessi, lavoratori e pensionati”. “Levate il sostituto d’imposta.Mettete tutti soldi in busta paga lordi, pagheremo tra 10 anni, quando non avremo problemi”, aggiunge. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)


Cittadella – Juve Stabia: La doppia faccia di Luca Pandolfi, dal flop a Castellammare al successo in Veneto

L'ex Juve Stabia affronta la sua vecchia squadra nel momento migliore della sua carriera, ma la memoria collettiva delle Vespe lo lega ad una stagione da incubo.
Pubblicita

Ti potrebbe interessare