Il corso di Disegno e Pittura della scuola “Francesco Ricchino” di Rovato accoglie alunni ancora bambini, ragazzi e adulti
Corso di Disegno e Pittura alla scuola “Ricchino” di Rovato
S
i prova sempre emozione quando si entra in una aula dove l’Arte è di casa: te lo dicono le pareti ricche di bozzetti stesi dovunque, come panni ad asciugare, i cavalletti che si affollano intorno con opere in lavorazione, i tavoli ingombri di fogli e cartoni, pennelli e colori sparsi ovunque…
È questa la sensazione che abbiamo provato visitando le due vaste aule del corso di Disegno e Pittura della “Ricchino”, dove una dozzina di allievi si stavano misurando con l’alchimia dei colori e con le eterne forme del disegno con le sue magiche linee.
In questo ambiente nulla è statico, tutto è in divenire. Nel lavorio laborioso durante il quale la materia cerca la sua forma definita e definitiva, per mano di allievi-artefici che cercano di persuaderla ad incarnare una loro idea, concepita tra mente e cuore.
È questo lo sforzo creativo cui – sotto la guida del maestro – si cimentano gli allievi di tutte le età. Sì perché il corso è strutturato in tre sezioni distinte: quella per i “pulcini” che accoglie bambini dai 6 agli 11 anni; quella per i ragazzi dai 12 ai 15 anni ed, infine, la sezione per gli adulti.
Ovviamente, nelle varie classi di età, l’approccio didattico viene calibrato secondo l’anagrafe.
“I più piccoli arrivano molto timorosi, pensando di trovare un meccanismo didattico simile a quello della scuola che frequentano tutti i giorni. Ma, quando scoprono l’impostazione ludica, si appassionano parecchio. Perché sperimentano tecniche diverse che li condurranno ad approcciare le basi della teoria del colore ed i primi rudimenti del disegno” – ci dice Davide Castelvedere, docente dei tre corsi.
“Anche se spesso si tratta di bambini con una propensione naturale verso il disegno, è il corso più spontaneo, divertente e divertito” – continua il maestro Davide. Infatti, la sua felice intuizione didattica gli consente di condurre i piccoli allievi a prendere dimestichezze anche con tecniche alquanto elaborate, come il carboncino o l’acquarello.
Si capisce che è un corso che lo gratifica parecchio ed il suo ineffabile sorriso, quando ne parla, ne è testimone.
Ai ragazzotti adolescenti è dedicata una didattica più spigliata. Ma sempre riservando loro la massima attenzione alle esigenze individuali di ognuno ed assecondando una loro eventuale propensione innata verso le arti figurative.
Attualmente gli allievi che frequentano i primi due corsi (bambini ed adolescenti) sono una trentina.
Infine si spalanca la sconfinata prateria degli adulti che frequentano il corso per le più svariate motivazioni. Qualunque esse siano, in aula si respira una contagiosa atmosfera di entusiasmo e passione: vedi allievi pensosi davanti al loro cavalletto ed altri animati da una calda operosità. Chi traccia linee e chi fa svolazzi col pennello.
Il “profe” li osserva, li incoraggia e li sprona a tirare fuori il meglio di sé e trasferirlo sulla tela tangibilmente materializzato nella magia di forme e colori.
Egli, con discrezione e perizia, qua sollecita una pennellata di rifinitura e là consiglia un accostamento cromatico di più efficace impatto. Che sia una didattica accattivante lo dimostra il numero di 52 allievi adulti che frequentano attivamente il corso. distribuiti su tre giorni settimanali, ma tenendo conto che il sabato si fa scuola mattino e pomeriggio.
Docente dei tre corsi è il professor Davide Castelvedere, classe 1971, diplomato all’Accademia di Belle Arti di Brera. Egli è figlio d’arte. Suo nonno, Giuseppe (1910-1985), fu apprezzatissimo maestro vetraio e colonna portante della Ricchino, della quale fu alunno, docente e solerte amministratore per decenni.
Suo padre Giovanni (1937-2005), pittore diplomato all’Accademia Carrara di Bergamo, continuerà l’attività di vetraio ma si dedicherà – tra l’altro! – anche all’insegnamento alla Ricchino, nel corso di decorazione, succedendo al glorioso vecchio Gerolamo Calca.
Buon ultimo, Davide, continua nel solco della passione famigliare per l’insegnamento, cui alla sola Ricchino dedica quattro giorni di presenza settimanali. Indiscusso il valore della sua produzione artistica nel laboratorio di vetreria famigliare.
Prova ne è l’incarico di docente di un Corso semestrale di Tecnica della Vetrata Artistica a Brera. I buoni semi germogliano e fruttificano. Uno di questi è l’amore per l’insegnamento, che non lo ha affatto abbandonato né stancato.
Questa di Rovato è una scuola concepita come una bottega di pittura dove, oltre alla indispensabile formazione culturale teorica, si tramandano le conoscenze artigianali che spaziano dalla tecnologia dei vari pigmenti (naturali e sintetici) per arrivare alla padronanza della teoria del colore.
Al Corso possono iscriversi tutti, chi è predisposto naturalmente al disegno e chi ne è completamente digiuno. Chiunque ha passione di conoscere ed imparare, qui viene accolto ed affiancato a progredire, in abilità e conoscenze.
Non tutti possediamo il “sacro fuoco” di fare arte. Ma tutti possiamo avere il legittimo desiderio di imparare a tirare due linee per approntare uno schizzo decoroso. Anche per questi “figli di un dio minore” in queste aule c’è accoglienza. Non è poco.
Certo, tra gli intenti più “alti” di questa benemerita eccellenza rovatese c’è anche quello di coniugare arte ed artigianato. Ed il corso di Disegno e di Pittura, agli occhi del visitatore, mostra di aver centrato l’intento, perché gli allievi imparano da chi il mestiere lo conosce e l’Arte si sforza di perseguirla.
informazioni sul Corso:https://www.scuolaricchino.org/
Chi desidera aiutare la Scuola può destinare il suo 5 per mille all’ Associazione d’Arti e Mestieri F. Ricchino -Rovato – C.F.-91003960175
Corso di Disegno e Pittura alla scuola “Francesco Ricchino” di Rovato // Carmelo TOSCANO/ Redazione Lombardia
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