14.9 C
Castellammare di Stabia

Corso di Decorazione Murale alla “F.Ricchino” di Rovato

LEGGI ANCHE

Alla Scuola di Arti e Mestieri ”F. Ricchino” di Rovato il Corso di Decorazione Murale “Domus Aurea” riscuote tanto interesse

E

ntri in aula e ti trovi in una autentica bottega d’arte con schizzi sui tavoli, disegni e pitture alle pareti, tanti cavalletti con opere in lavorazione.

Ma soprattutto tanti allievi intenti alle più diverse occupazioni: chi dipinge un chiaroscuro, chi prepara il cartone per lo spolvero, chi con riga e squadra è intento a controllare il disegno geometrico di una cornice.

La parola che ti viene in mente è: operosità. Tanti corsisti in operosa attività che, sotto la guida di una docente, scoprono la soddisfazione di fare diventare tridimensionali le loro cornici disegnate.

O su un muro o su un foglio, poco cambia.

Quello che conta è che queste cornici, disegnate su una superficie piana, a guardarle ti sembrano proprio sbalzate in altorilievo, come fossero fatte di gesso vero. Che ti pare quasi di toccarle e trovarle ruvide ed impolverate, come per vetustà.

Elena Ghidini, neo-docente del Corso di Decorazione Murale spiega:

Elena Ghidini, neo-docente del Corso di Decorazione Muraria

Elena Ghidini, neo-docente del Corso di Decorazione Muraria
Elena Ghidini, neo-docente del Corso di Decorazione Murale

“Questo apparente miracolo è frutto di una tecnica ben precisa e standardizzata matematicamente, perché decoratori non ci si improvvisa.”

La decorazione sui muri, infatti, si basa sulla tecnica del chiaroscuro, che richiede precise conoscenze geometriche che gli allievi imparano esercitandosi prima nel disegno geometrico delle cornici.

Per poi passare ad approfondire la tecnica del chiaroscuro, cioè: capire le sezioni, capire la profondità e la prospettiva.

Scuola bottega

Aula disegno
Aula disegno

Prima di essere decoratori è indispensabile essere disegnatori abili e preparati.

Quindi l’aula è una autentica scuola bottega, dove si studia la teoria e la si mette in pratica, sotto la stimolante guida della docente e della sua accorta supervisione.

Si percepisce una didattica disponibile alle esigenze del singolo ma esigente nel risultato finale.

Il nome decoratore potrebbe fuorviare perché, quando si pensa ad un decoro, la mente corre a qualcosa di lezioso, che sa di addobbo.

Per l’esattezza, chi disegna sui muri è un disegnatore che raffigura cornici e motivi architettonici vari, a sostituire quelle in altorilievo.

Quindi egli è un autentico verista, cioè uno capace di fare disegno dal vero.

Ed il vero egli deve essere in grado di riprodurlo fino a riuscire ad ingannare l’occhio di chi guarda.

Allievo alle prese con una cornice
Allievo alle prese con una cornice

Cornici, cornicioni, modanature, archi ed architravi, fregi e colonne sono i motivi che ricorrono più spesso nell’abbellire pareti che diversamente sarebbero tristemente bianche.

L’esempio più comune è il trompe-l’oeil (letteralmente: ingannare l’occhio). Tecnica di decoro di antica tradizione, ancora oggi molto apprezzata e richiesta.

Chi dipinge i muri, infatti, non è un artista che fa parlare il cuore, esprimendo eventualmente i suoi stati d’animo, di gioia o di dolore.

Chi decora i muri, invece, è sì un artista, ma che fa parlare la mente.

Perché segue le ferree leggi della matematica e della geometria, che codificano le basi scientifiche della prospettiva tridimensionale, di brunelleschiana benemerenza già a datare dal 1425.

Queste nozioni sono l’abc del Corso di Decorazione perché sono imprescindibili per l’arte del decoro.  Ma che poi, per inciso, possono tornare buone per tutte le altre arti figurative.

La scuola Ricchino ha come sua mission ideale quella di tramandare le tradizioni artigiane, che ormai tendono ad essere trascurate e poi a scomparire.

Il maestro Ugo Adriano Graziotti

La docente Ghidini si rifà alla scuola del maestro Ugo Adriano Graziotti (1912-2000) da Carpenedolo, che fu ottimo decoratore, nonché valente pittore, scultore e matematico.

Egli mise a punto la tecnica del chiaroscuro, nelle canoniche sei gradazioni di colorazione base, in scala di grigi.

E, da buon matematico, ha codificato  il metodo in maniera scientifica, in modo da consentire l’obiettività del linguaggio decorativo.

E permettere, anzi incoraggiare il lavoro di squadra, perché si adotta tutti lo stesso linguaggio tecnico e durante esecuzione di un progetto decorativo non si corre il rischio di possibili equivoci o malintesi tra i vari operatori.

Uno degli allievi del Graziotti, è stato Franco Rodella, recentemente scomparso, da cui la Ghidini ha ricevuto il testimonio della tradizione che adesso,  con passione e dedizione, trasmette alla sua aula rovatese.

Gli allievi quest’anno sono una decina.

Allievo si cimenta col decoro ornato
Allievo si cimenta col decoro ornato

Vengono da Brescia e provincia, qualcuno arriva anche da Mantova. Il richiamo delle Ricchino – evidentemente – travalica il territorio bresciano.

È di conforto vedere tanti allievi che passano le loro serate in una scuola – a pagamento! – dove si disegna e si dipinge, con impegno e serietà.

È auspicabile che essi, a loro volta, tramandino l’arte alla generazione futura, in una ideale ed ininterrotta catena di trasmissione di conoscenze e di passione.

Quanto abbiamo potuto osservare visitando l’aula, è la dimostrazione che questo non è un corso solo per imbianchini che desiderano ampliare la loro attività lavorativa anche nel campo della decorazione, muraria e non.

Il corso “Domus Aurea è anche una occasione di crescita culturale per tante persone innamorate del Bello. Per conoscerne tecniche e metodi. E scoprire, passo passo, artifizi e segreti delle belle arti figurative. Per poterle meglio capire, apprezzare e goderne.

Informazioni sul corso: Scuola d’Arti e Mestieri

Corso di Decorazione Murale “Domus Aurea” alla Ricchino di Rovato // Carmelo TOSCANO/ Redazione Lombardia


Cittadella – Juve Stabia: La doppia faccia di Luca Pandolfi, dal flop a Castellammare al successo in Veneto

L'ex Juve Stabia affronta la sua vecchia squadra nel momento migliore della sua carriera, ma la memoria collettiva delle Vespe lo lega ad una stagione da incubo.
Pubblicita

Ti potrebbe interessare