È di sei anni e 8 mesi di reclusione la condanna per l’ex sindaco di Messina Francantonio Genovese, imputato al processo d’appello ‘Corsi d’oro 2’.
6 anni e 8 mesi. È questa la condanna decisa dalla Corte di Appello di Messina per l’ex sindaco della città dello Stretto Francantonio Genovese ed ex deputato prima del PD e dopo di Forza Italia, nel processo “Corsi d’oro 2”, inerente lo scandalo sulla formazione professionale. L’ex deputato PD e di FI in primo grado era stato condannato a 11 anni.
Condanna più lieve a 3 anni e 2 mesi per il cognato Franco Rinaldi, ex deputato regionale del Pd e poi di Forza Italia, mentre in primo grado aveva avuto 2 anni e mezzo.
L’appello ha riguardato 21 persone, tra cui anche le mogli dei due condannati, e sette società. I reati contestati sono truffa, riciclaggio, falso in bilancio e altro.
La moglie di Genovese, Chiara Schirò, è stata condannata 2 anni e sei mesi (in primo grado aveva avuto 3 anni e sei mesi), Elena Schiro’, moglie di Rinaldi, a 3 anni e 9 mesi (in primo grado erano stati 6 anni e 6 mesi), Graziella Feliciotto a 2 anni pena sospesa (in primo grado a 4 anni e sei mesi), Elio Sauta 2 anni e sei mesi (primo grado sei anni e sei mesi) e Roberto Giunta a 3 anni e 4 mesi (in primo grado 5 anni e sei mesi). Assolta Giovanna Schirò.
Condannato in altro giudizio il notaio Paderni per il “tesoro” nascosto all’estero e poi importato in Italia dall’ex parlamentare nazionale, ed ex sindaco di Messina, Francantonio Genovese. Il Gup del Tribunale di Messina Monica Marino ha condannato questo pomeriggio in udienza preliminare, con il rito abbeviato, ad un anno (pena sospesa) il notaio Stefano Paderni. Il Gup lo ha però assolto da ben altri dieci capi d’imputazione iniziali, condannandolo soltanto per un’ipotesi di “sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte”, realizzata secondo l’accusa mediante la mancata sottoscrizione dell’aumento di capitale da parte di Genovese, da lui fatta come notaio verbalizzante.
A
dduso Sebastiano
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