Operazione-Ronaldo troppo dispendiosa per il club azzurro
Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, ha svelato la telefonata di Jorge Mendes che gli ha proposto l’acquisto di Cristiano Ronaldo. Un investimento che sicuramente avrebbe fatto impazzire città e tifoseria, ma che sarebbe stata troppo dispendiosa e, soprattutto, non avrebbe permesso al club azzurro di dedicarsi al restyling del centro di Castel Volturno.
Ecco quanto scritto dall’edizione odierna del Corriere del Mezzogiorno:
“Operazione dispendiosa (350 milioni di euro) per i parametri finanziari della società partenopea. Ancelotti lo sa perfettamente, anzi. Si è già professato come il più convinto degli allenatori aziendalisti. Il nuovo corso appassiona il presidente De Laurentiis, che ha spostato il suo quartiere generale nell’hotel Rosatti di Dimaro, riceve procuratori. Studia con il ds Giuntoli le strategie di mercato e nel giorno in cui il Chelsea ufficializza Sarri non può che compiacersi per l’operazione che ha portato a termine. «L’uomo che vede cose che gli altri non vedono», il sito del Chelsea celebra così l’arrivo (faticosissimo) del «comandante» a Londra, mentre De Laurentiis lo ringrazia «per il lavoro svolto apprezzato nel mondo». Lo ha tenuto sulla graticola, certo. Per più di un mese, ma alla fine lo ha liberato praticamente gratis. Sessanta milioni netti per Jorginho (su Instagram una lunga lettera ai tifosi: ho il cuore azzurro) e per Sarri risparmierà soltanto i tre milioni che avrebbe dovuto pagare per due anni. Poco male, soprattutto alla luce del nuovo allenatore Ancelotti, molto più in sintonia. Al quale il presidente ha deciso di regalare un centro sportivo completamente ristrutturato. «Non riconoscerete Castel Volturno – dice De Laurentiis – con un’area relax-benessere tra le più all’avanguardia. Sauna, bagno turco e ogni comfort per la squadra. Un magazzino raddoppiato, area parcheggio e soprattutto il terzo campo».
Castel Volturno è soltanto l’inizio, perché le idee del presidente azzurro sono molto più in grande. L’idea più che concreta sarà quella di realizzare una cittadella sportiva come quella del Manchester City. Ha già inviato i suoi architetti a studiare il centro Inglese. Suo nipote rientra in queste ore da un campus effettuato proprio al City, si farà raccontare l’esperienza provando poi a replicare. «Ho già dato incarico a una società immobiliare di individuare un terreno da cento ettari – racconta – dove realizzare dodici campi da gioco, alberghi, uffici e ovviamente settore giovanile». Poi lo stadio, il desiderio storico di realizzarne uno da trentamila posti potrebbe vedere la sua luce tra tre anni, tempi necessari per i lavori. «Sarà nell’ambito del territorio campano, non a Napoli ma in una zona già individuata ben servita dal trasporto su ferro. Sto facendo fare anche le verifiche dei terreni. Uno stadio efficiente dove poter fare anche i concerti. Uno stadio proiettato nel futuro, capace di essere accogliente ma anche di aprirsi a spettacoli. Con una sua acustica che arrivi ad ogni settore e una manutenzione che non pregiudichi poi l’attività centrale, che rimarrebbe il calcio. Una funzionalità ampia, insomma e soprattutto avveniristica».
Il palco per i concerti non sarebbe di quelli che di volta in volta vengono montati. «Una pedana girevole – precisa De Laurentiis – già incorporata nel terreno e all’occorrenza da far rialzare». Questo il futuro, il presente è un settore giovanile da rilanciare. E De Laurentiis riparte con l’allenatore con cui aveva iniziato a vincere, Edy Reja”.
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