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Castellammare di Stabia

Coronavirus al 14 marzo: con 21.157 casi il contagio si allarga ancora

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Gli ultimi dati del quadro generale fornito dalla Protezione Civile in merito alla diffusione del Coronavirus al 14 marzo sul territorio nazionale, ci segnalano che, al momento, sono 17.750 le persone che risultano positive al virus e che, sempre ad oggi, i casi totali in Italia sono stati 21.157.

Nel dettaglio, i casi attualmente positivi sono:

  • 9.059 in Lombardia,
  • 2.349 in Emilia-Romagna,
  • 1.775 in Veneto,
  • 863 nelle Marche,
  • 814 in Piemonte,
  • 614 in Toscana,
  • 384 in Liguria,
  • 320 nel Lazio,
  • 243 in Campania,
  • 271 in Friuli Venezia Giulia,
  • 199 nella Provincia autonoma di Trento,
  • 170 nella Provincia autonoma di Bolzano,
  • 156 in Puglia,
  • 150 in Sicilia,
  • 106 in Abruzzo,
  • 103 in Umbria,
  • 59 in Calabria,
  • 47 in Sardegna,
  • 41 in Valle d’Aosta,
  • 17 in Molise
  • 10 in Basilicata.

Le persone guarite sono 1.966 il che ci porta ad annotare il dato positivo di una aumento delle guarigione del 36,7% portando la cifra dei guariti, nelle ultime 24 ore, a + 527.
I deceduti sono 1.441 (ma questo numero potrà essere confermato solo dopo che l’Istituto Superiore di Sanità avrà stabilito la causa effettiva del decesso).

P

ermane però il tasto dolente, come segnalato da Borrelli, nell’approvvigionamento delle mascherine dopo che diversi paesi produttori: India, Romania e Russia per citare gli ultimi, hanno chiuso le esportazione così come ha fatto anche la Francia.

Intanto i provvedimenti del Governo e dei Presidenti delle Regioni continuano ad aggiornarsi di ora in ora adeguandosi alla situazione, e alle necessità, del momento per cui ecco che, per scongiurare nuove fughe dalla regione più colpita, la Lombardia, sono stati cancellati tutti i treni notturni e anche i collegamenti da e per la Sardegna.

In Lombardia, infatti, la situazione è drammatica e gli ospedali sono al collasso per cui la necessità di creare un Ospedale per l’emergenza, cosa della quale si parla da giorni, è ora quanto mai impellente e va fatto al più presto perché gli ospedali di Bergamo e Brescia sono ormai saturi ed hanno quasi raggiunto il punto di non ritorno avendo dovuto annotare altri 1800 malati in più solo ieri con i morti che sono giunti ormai a sfiorare i 1000 tra i quali si deve annotare anche Diego, un operatore 47enne del 118 di Bergamo. E non è il solo visto che tra i suoi colleghi ci sono molti altri ammalati il che mantiene Bergamo al primo posto per il picco dei contagi e qui, emblematico, resta il paesino di Nembro, 110.000 abitanti, dove si sono registrati oltre 70 morti .

Redazione

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