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enerdì scorso, 27 Aprile 2018, al termine dei colloqui tra il presidente della Corea del Sud Moon Jae-in ed il leader norcoreano Kim Jong-un, è stato rilasciato un comunicato congiunto dal quale, come riporta l’agenzia di stampa di stato Kcna lodando, si apprende che:
“La Corea del Nord e del Sud affermano l’obiettivo comune di realizzare una penisola coreana libera dal nucleare attraverso una completa denuclearizzazione, la nuova pietra miliare” raggiunta nel cammino verso la prosperità comune delle due Coree. Un comunicato quindi che non era dato per niente scontato.
Sempre secondo l’agenzia nordcoreana, che ha anche pubblicato il testo integrale della dichiarazione congiunta firmata dai due leader a conclusione del vertice, Kim Jong-un ha reso noto che chiuderà il sito di test nucleari a Punggye-ri a maggio e che ha accettato di farlo: “in presenza di esperti della sicurezza americani e sudcoreani, e giornalisti. Alcuni dicono che vogliamo chiudere strutture che non funzionano più, invece vedrete che sono in buone condizioni“
Poi, sempre stando a quanto riporta l’agenzia Kcnz, Kim Jong-un avrebbe aggiunto:
“Non sono il tipo di persona che spara con armi nucleari contro la Corea del Sud, il Pacifico o gli Stati Uniti“. “Se ci riuniamo con regolarità con gli americani per cementare la fiducia e loro promettono di non farci guerra o invaderci perché mantenere un arsenale nucleare e vivere in condizioni così dure?“
Dopo tante parole e dichiarazioni di intenti, oggi arriva anche la nota della Presidenza USA che annuncia un possibile incontro di Trump con Kim Jong-un. Incontro che avverrebbe entro le “prossime 3 o 4 settimane”,senza però aggiungere altri particolari. E’ risaputo, però, che l’obiettivo del governo di Trump, ora che il leader nordcoreano ha detto che intende lavorare a un piano per la denuclearizzazione e presentarlo, è la completa, irreversibile e verificabile denuclearizzazione della penisola coreana
Stanislao Barretta
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