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Corbo: “Il “Patto dei saggi” può bloccare Higuain”

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Antonio Corbo – La Repubblica

I

giorni del mercato somigliano troppo all’ultimo campionato. La Juve avanza poderosa e oculata, insegue il Napoli con pregi e limiti del suo stile di gestione. Molto attivo sul mercato, ma non sa comunicare. Ne deriva intorno al club quell’ansia che sfiora la delusione. «Ma si può sapere chi compra?», insistono i tifosi, impazienti. Per placarsi, leggano quel che succede alle milanesi. L’Inter si dibatte tra Thoir e Jindong, il Milan dondola tra Emery e Brocchi. Milano, c’era una volta la città degli scudetti. Accade invece nel Napoli qualcosa di nuovo. Sta per essere potenziato secondo un filo logico. I tifosi sognano, ed è giusto così. Ma la società ragiona, ed è la novità. Si può persino leggere nella mente del presidente Aurelio De Laurentiis. Ecco, punto per punto, la sua strategia. Da Gonzalo Higuain al premio scudetto. L’assenza di offerte congrue per slegare da Napoli il miglior bomber del momento fa coincidere le aspettative del Napoli con gli interessi economici del campione. Prevede la conferma di Higuain nella città dei suoi ultimi trionfi per un altro anno. Al momento c’è una clausola rescissoria: novantaquattro milioni, prendere o lasciare. Se Higuain è d’accordo e se una società spedisce un bonifico così robusto il Napoli non può fare altro che incassare, concedere il transfer, e, quindi, cercare un altro attaccante. Ma nessuno mostra interesse per un affare così oneroso. Qualche club potrebbe ricredersi alla fine della Coppa America, che promette più spettacolo degli Europei di Parigi di Francia 2016. Lo scenario obbliga De Laurentiis e la famiglia Higuain ad ipotizzare un “Patto tra Saggi”. Elevare l’ingaggio a sette milioni netti, massimo 7,5. Uno scatto quindi sontuoso sui 5,5 attuali. Un vantaggio in più vi sarebbe in questo caso per Higuain: clausola rescissoria quasi dimezzata (cinquanta milioni) nel giugno 2017, quando l’attaccante correrà ormai verso i trent’anni. Ipotesi che torna comoda per entrambi. De Laurentiis investe ora un po’ di milioni solo su altri acquisti, ma si ripresenta all’attacco della Juventus con un Napoli ancora più forte e temibile. E Higuain rinvia di un anno l’appuntamento con il club di uno sceicco o di un finanziere russo, per firmare quello che lui e la sua famiglia considerano “el negocio de la vida”, il contratto della vita. Con la guida di Maurizio Sarri, Higuain può riproporsi in tutto il suo micidiale splendore anche sulla scena europea più importante. Un bomber consacrato dalla Champions, a quel punto, non avrebbe prezzo. Sarri e il ds Giuntoli, due che finalmente parlano di calcio, sanno già come elevare la mediana. La rinuncia ormai certa a Vecino restringe gli obiettivi: oltre ad Allan, Jorginho e Hamsik il Napoli potrebbe avere il messicano Hector Herrera, ora in forza al Porto, un Allan più agile che farà riposare Hamsik; il ventiduenne polacco dell’Empoli Piotr Zielinski; infine Amadou Diawara, diciannovenne della Guinea, mediano dall’immenso futuro. Versaljko è il nome per l’esterno destro, Lapadula per l’attacco. Nessuno può giurare che arrivino tutti, ma è già abbastanza che il Napoli abbia stavolta le idee chiare


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