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Corbo: “Napoli dimostra col City che hai voglia d’Europa”

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Antonio Corbo per La Repubblica: “La più lunga partita del Napoli finisce stasera con il risultato dell’Inter. È cominciata sabato, quando sono svanite subito le illusioni della capolista: Juve e Roma si sono agilmente liberate di Milan e Bologna. La corsa scudetto del Napoli è misteriosa come il più ingannevole dei percorsi: meglio gioca, più vicine si ritrova le concorrenti, e siamo solo all’undicesima. Che strano campionato: più prevedibili i risultati, meno lo diventa l’esito finale, con un ipotesi di sprint oltre i 90 punti. Il Napoli difende il primato con una prova di imperfetta bellezza. Così da avvicinarsi alla mediocrità del Sassuolo, che arriva al San Paolo con soli 8 punti e li dimostra tutti. Quasi appagato dal gol iniziale di Allan, finalmente tornato titolare in linea con Hamsik, il Napoli esagera nei passaggi, sembra quasi un asfissiante allenamento per il possesso palla. Ma si può mai essere così leziosi da far segnare il gol del momentaneo pareggio a Falcinelli, guardato a rispettosa distanza da Chiriches, e da una difesa scomposta?

L’assenza di Koulibaly non può giustificare qualche incertezza anche sui calci piazzate, né vale interrogarsi su Maksimovic seduto alla stazione su una valigia di 25 milioni rassegnato ad aspettare il suo treno. Ancora meno riproporre la mancanza di un’alternativa ad Hysaj. La fase difensiva di Maggio è modesta, quella offensiva nulla, perché l’ex tornante di Mazzarri non si lancia più a inseguire la palla, ma oggi si ferma e la restituisce. Segna dal corner Callejòn, piedino magico, eroe randagio sulla fascia destra, ma affaticato quanto stoico. Rog lo sostituisce per dare un giro di chiave al 3-1. Cambio ineccepibile. Rilievi non afflittivi per il Napoli, semmai ne esaltano la superiorità, fatta di potenza e grazia. Domina, con soli 8 undicesimi ad alto volume, l’impalpabile Sassuolo che liquida vecchi pirati come Magnanelli, Missiroli, Biondini pergiovani interessanti, ma teneri. Sensi, terzo mediano a destra, splende sulla fascia destra, però cede la palla all’aggressivo Allan e rimane sotto choc. Cassata, altro ragazzo di lusso, perde il confronto con Jorginho. Mazzitelli, marchio di fabbrica Roma, bravo, il destino lo mette di fronte ad Allan, tra i migliori. Allan risolve l’equivoco di Zielinski, troppe volte schierato in linea con Hamsik. E così è andata meglio ieri, con evidenti vantaggi nell’asse orizzontale di centrocampo, meglio di riflesso anche Hamsik, impeccabile per quasi un’ora, prima del riposo in vista del Manchester. Già, la Champions. Ottima prova generale. Da sperare che il Napoli non si abbandoni al fascino degli elogi di Guardiola, ma dimostri nella sua imperfetta bellezza che ha davvero tanta voglia d’Europa”.

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