Il suo pensiero
Antonio Corbo scrive nel suo editoriale per La Repubblica: “Maurizio Sarri è davvero bravo, ma è come il vento nel film di Ralph Thomas: Non legge. Avrebbe altrimenti completato il suo capolavoro. Crea la squadra che fa innamorare i tifosi e persino Pep Guardiola, ma non ripara la porta, bucata su calci piazzati, come dimostrano i gol: da quello di Sergio Ramos del Real Madrid a quelli di altri due difensori centrali, Otamendi e Stones del City. Il Napoli guarda la palla e trascura gli avversari, che arrivano in tre. Due fanno muro, l’altro salta e segna di testa. Questa breve analisi è indirizzata ad Aurelio De Laurentiis, ai tifosi, agli sponsor: cioè, a chi prende e porta soldi. Fu il presidente ad annunciare lo scudetto in estate, facile credergli perché anche i giocatori erano stretti in un patto di ferro, e lo rispettano. Sarebbe un affare, oltre che un sogno per tutti. Ma a che punto siamo? È bastato l’infortunio di Ghoulam per aprire due autostrade sulle fasce laterali al Manchester City. Un incidente, uno solo, può sconvolgere una squadra e oscurarne il futuro? Possibile, perché il Napoli si rivela finorafortissimo, ma da mercoledì vulnerabile. Può competere ora per lo scudetto con il 35enne Maggio a destra ed il destro Hysaj a sinistra? Ancora prima di correre al mercato di gennaio per ricambi modesti a prezzo sballati, occorre un inventario della società nel retrobottega. Nessuno si offenda, ma bisogna capire.
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