STABIA. Consiglio comunale del 300719: decisioni e notazione

Raccontiamo di alcune mozioni presentate dai consiglieri di opposizione nella seduta del Consiglio comunale che...

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Raccontiamo di alcune mozioni presentate dai consiglieri di opposizione nella seduta del Consiglio comunale che prevedeva undici punti in discussione

Convocato il Consiglio comunale il 30 luglio scorso alle ore 14,00

Castellammare di Stabia – Si è tenuto il 30 luglio scorso, in seduta straordinaria e con inizio alle ore 14,00, il Consiglio Comunale con undici punti previsti all’ordine del giorno.

Due le mozioni presentate dal gruppo consiliare 5 stelle.

La prima riguarda l’arenile e scaturisce “per arginare le bufale del PD”, dichiarano i pentastellari che stigmatizzano le dichiarazioni del capogruppo regionale del PD Mario Casillo che avrebbe dichiarato pubblicamente che le acque di Castellammare “sarebbero incontaminate e, dunque, degne di farci un tuffo”.

Una mozione per chiedere la conclusione dell’iter per la sottoscrizione del Protocollo d’Intesa con l’Università degli Studi di Napoli Federico II, per la bonifica dell’arenile; per invitare il Comune a posizionare cartelli sull’arenile in cui si vieta a utilizzare in nessun modo lo stesso ma solo per il calpestio; la derattizzazione di tutta l’area, compresa la stessa villa ad opera di imprese specializzate.

Una situazione quest’ultima che sta creando problemi e che andrebbe affrontata rapidamente vista la presenza di topi in maniera non occasionale e soprattutto dove staziona maggiormente la gente.

A seguito di queste false notizie, affermano i consiglieri dei 5 Stelle, l’Amministrazione comunale, “ha tappezzato la villa comunale e il lungomare di cartelli con su indicato, anche in lingua inglese, il divieto di balneazione”. Una segnalazione tardiva, è ancora detto, perché da oltre un mese turisti e residenti si sono tuffati in quelle acque.

Detta mozione è stata approvata.

La seconda riguarda il decoro urbano e dunque la proposta, che è stata approvata, dell’utilizzo dell’app, “decoro urbano”.

Un filo diretto tra cittadini e Pubblica amministrazione per fare segnalazioni a tutela, appunto, del decoro urbano.

Un’app.- ci ha riferito il consigliere Francesco Nappi del Movimento 5 Stelle che abbiamo sentito telefonicamente – che permette di compiere segnalazioni di tutto quanto possa offendere il decoro urbano che viene nei fatti inviata come se fosse una pec e dunque noto l’autore della segnalazione. È inoltre precisato, sempre attraverso detta app., il punto preciso che s’intende segnalare, e la possibilità di seguire lo stato delle segnalazioni e gli interventi effettuati.

Un’altra possibilità è di collegare e dunque informare della segnalazione le imprese che effettuano servizi per il Comune.

Certo il tutto dovrà avvenire con moderazione ovvero sarà a cura dell’Ente valutare le segnalazioni che meritano interventi.

Una importante e attesa mozione, quella relativa al permesso a costruire sull’area Cirio, presentata dai consiglieri di opposizione di Liberi e Uguali Tonino Scala e Andrea De Martino del gruppo consiliare Bene comune Stabia hub.

Con detta mozione i consiglieri chiedono al Consiglio comunale di fare una “netta e chiara scelta di campo anche in relazione delle indagini in corso da parte della Procura di Torre Annunziata e le richieste relative al prolungamento delle indagini concernenti il rilascio al permesso a costruire sull’area Cirio, nell’ambito dell’attuazione del Piano Casa”.

Un’autorizzazione rilasciata dal Commissario ad acta nel 2016, corredata dai pareri favorevoli degli altri enti competenti e che a distanza di tempo richiede chiarimenti, per il futuro della città e perché l’inchiesta in corso sembrerebbe strettamente legata all’operazione ‘Olimpo’ che ha messo in luce il grado esteso di penetrazione della camorra nella nostra città, le sue ramificazioni, fino al punto da realizzare intrecci con alcuni settori produttivi e con il mondo delle professioni, condizionandone gravemente l’iniziativa”.

“Il permesso a costruire – ha dichiarato a Vivicentro Tonino Scala – è nei fatti decaduto in relazione ai tempi lunghi trascorsi e nessun intervento è stato realizzato. Per revocarlo, occorre, che ci sia una presa d’atto del dirigente, insomma un atto dirigenziale che appunto revochi l’autorizzazione a costruire”.

Una modifica alla mozione è stata proposta dal consigliere Di Martino che prevede appunto una determina da parte del dirigente del settore per liberare da quel vincolo, durato molto tempo, quell’area per ridare alla città – affermano i firmatari della mozione – spazi dove poter fare delle precise scelte a favore dell’intera comunità, oltre a fare chiarezza su una vicenda urbanistica complessa anche in prospettiva della redazione del PUC.

Detta mozione è stata approvata dall’intera assise

Del consigliere Scala la mozione relativa all’istituzione dell’albo per l’iscrizione anagrafica dei richiedenti asilo, che è stata bocciata.

Chiaro è l’indirizzo di quanti hanno votato contro che con “attenzione” guardano la politica nazionale a tale proposito.

“Rifiuti recuperati in mare da pescherecci durante l’attività di pesca” è la mozione presentata dai consiglieri Di Martino di Beni Comuni Stabia hub, Eutalia Esposito del gruppo consiliare Partito della città Tina Donnarumma di Progetto Stabia.

Mozione approvata che prevede – ci riferisce Di Martino – che il Comune si interfacci con il Consorzio dei pescatori per organizzare a terra la raccolta e dunque lo smaltimento dei rifiuti che durante le operazioni di pesca rimangono nella rete e che gli stessi pescatori, in mancanza di un’organizzazione a terra, sono costretti a ributtare in mare.

Non abbiamo altri elementi per raccontare gli altri punti previsti all’ordine del giorno. Non siamo riusciti a conoscere in tempo l’avvenuta convocazione della massima assise cittadina, per non aver nei giorni precedenti “consultato” l’albo pretorio, e dunque una nostra mancanza anche se sarebbe a noi gradito che l’ufficio comunicazione del Comune ci inviasse tutti i comunicati stampa, e preferibilmente prima di postarli su fb, per provare a fare, senza avere la minima intenzione di pontificare, un giornalismo meno dozzinale e basato prevalentemente sul copia e incolla, anche se molte sono le tante ottime eccezioni presenti in città.

Abbiamo raccontato le note che abbiamo ricevuto prendendo contatto anche con i diretti protagonisti.

Giovanni Mura

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