Nell’ aula Siani del Tribunale di Torre Annunziata, il 21 novembre si terrà il convegno ” La Donna in…difesa in difesa della donna ” con il patrocinio della Regione Campania.
Convegno del 21 novembre : ” La Donna in…difesa in difesa della donna “
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ORRE ANNUNZIATA- Il 21 novembre, in previsione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne del 25 novembre, nell’aula Siani del Tribunale di Torre Annunziata, si terrà il convegno ” La Donna in…difesa in difesa della donna ” patrocinato dalla Regione Campania. A moderare l’incontro Avv. Ester Di Martino, Consigliere Segretario dell’Ordine degli Avvocati di Torre Annunziata; introdurranno Avv. Luisa Liguoro, Presidente Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Torre Annunziata, Avv. Gennaro Torrese – Presidente Fondazione Forense Enrico De Nicola, Dott. Ernesto Aghina – Presidente Tribunale di Torre Annunziata. Nel corso del convegno interverranno Avv. Libera Cesino – Presidente Libera dalla Violenza – esperta prevenzione e contrasto reati di genere, Dott.ssa Bianca Maria Colangelo – Sostituto Procuratore della Procura di Torre Annunziata, Dott. Vincenzo Gioia – Vice Questore del Commissariato di Polizia di Stato di Castellammare di Stabia, On.le Natalia Sanna – Presidente Commissione Pari Opportunità Regione Campania, On.le Maria Tripodi – Componente della Commissione Difesa alla Camera. Ci sarà la lettura del messaggio da parte della Dott.ssa Vittoria Doretti, ideatrice del protocollo ” Codice Rosa “, al termine il discorso dell’ Avv. Nino Longobardi – Avvocato del Foro di Torre Annunziata.
La Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne è stata istituita partendo dall’assunto che la violenza contro le donne sia una violazione dei diritti umani. Tale violazione è una conseguenza della discriminazione contro le donne, dal punto di vista legale e pratico, e delle persistenti disuguaglianze tra uomo e donna. E’ una ricorrenza istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, tramite la risoluzione numero 54/134 del 17 dicembre 1999. L’Assemblea Generale dell’ONU ha ufficializzato una data che fu scelta da un gruppo di donne attiviste, riunitesi nell’Incontro Femminista Latinoamericano e dei Caraibi, tenutosi a Bogotà nel 1981. Il 25 novembre è stato scelto in ricordo del brutale assassinio nel 1960 delle tre sorelle Mirabal per l’impegno con cui tentarono di contrastare il regime di Rafael Leónidas Trujillo (1930-1961), il dittatore che tenne la Repubblica Dominicana nell’arretratezza e nel caos per oltre 30 anni.
In Italia solo dal 2005 alcuni centri anti-violenza e Case delle donne hanno iniziato a celebrare questa giornata. A Castellammare di Stabia da circa un paio di anni, c’è una sezione speciale (violenza di genere) presso la stazione di Polizia presieduta dall’ Ispettore Superiore della Polizia di Stato Rita Villani e Ass.te Capo della Polizia di Stato Sara Marino, a cui molte donne, di tutte le età, possono rivolgersi per chiedere aiuto e protezione. Purtroppo resta il fatto che per la maggior parte delle vittime, risulti ancora “vergognoso” e “imbarazzante” presentarsi alla Polizia per chiedere aiuto, è un problema culturale: in passato, si dava per scontato,che nelle famiglie, soprattutto quelle che all’apparenza risultano rispettabili e “per bene”, esistesse una struttura gerarchica in base alla quale alle donne spettava di occupare il gradino “più basso”. La Famiglia, la prima forma di società in cui si cresce, era per una donna, uno stato dove l’autorità assoluta era il Marito/Padre Padrone. Oggi per fortuna, quando si parla di Famiglia, ci sia augura che sia il luogo dove ogni componente può sperare di trovare protezione, accettazione, affetto.
Per questo motivo, sebbene lentamente, le donne iniziano a far crescere dentro di sè quella consapevolezza che, anche se sono passati molti anni, le aiuta a trovare la forza e il coraggio di chiedere aiuto all’autorità. Fondamentale il lavoro fatto sul territorio dall’ Ispettore Superiore della Polizia di Stato Rita Villani e Ass.te Capo della Polizia di Stato Sara Marino, le quali, non solo mostrano l’ autorevolezza della divisa che portano, ma dimostrano quanto lo Stato sia vicino ai suoi cittadini, non solo in virtù della Legge, ma anche umanamente. Quest’ultimo è un tratto di non poco conto, considerando che sebbene animate da coraggio, spesso le vittime si sentono ancora più fragili di prima e vulnerabili rispetto alla consapevolezza di aver finalmente fatto una scelta così importante. Parallelamente è di grande importanza il lavoro svolto dall’ Avv. Libera Cesino che insieme all’ Avv. Nino Longobardi sono diventati altro punto di riferimento per le donne che purtroppo si ritrovano ad essere vittime di situazioni decisamente infelici.
Ciò che è auspicabile, è che il lavoro di sensibilizzazione rispetto a questo tema, continui ad essere sempre più incisivo, al fine di promuovere una vera e propria Evoluzione Culturale, che veda coinvolti innanzitutto gli uomini ancora legati agli stereotipi di una cultura maschilista che vede l’uomo/marito/padre come Padrone. Allo stesso tempo, è importante che le donne, abbandonino quell’erroneo senso di vergogna che impedisce loro di alzare la voce e chiedere aiuto, e farsi coraggio, sentendosi legittimate nel chiedere aiuto e rispetto della propria Dignità, come Donne, come persone, come Esseri Umani.
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