Negli anni ’90 si sono registrate nel mondo 57 guerre in 45 paesi. Il Sipri (Stockholm International Peace Research Institute) ha censito 17 major armed conflicts nel 2005. Non tutte queste guerre ricevono la stessa attenzione da parte dei mass media e, di conseguenza, dell’opinione pubblica. Il risultato è l’esistenza di guerre di “serie A” e guerre di “serie B”. Tutto ciò provoca una pericolosa distorsione nella consapevolezza e nella visione della realtà, da parte dell’opinione pubblica perché, di fatto, “ciò che non si vede… non esiste”. Effetto non secondario di un’informazione distorta e disattenta è il rischio di un vuoto nella coscienza dell’opinione pubblica, con la conseguente mancanza di responsabilizzazione. La Caritas Italiana opera da anni, direttamente o a sostegno di chiese locali, nelle situazioni coinvolte e sconvolte dalle guerre. La costante attenzione della Caritas alle cause strutturali che portano allo scoppio di un conflitto armato va di pari passo con un’azione capillare di sensibilizzazione e informazione verso l’opinione pubblica.( www.caritas.it).
E
si chiama proprio “Guerre dimenticate” il contest indetto dalla Caritas per riportare alla luce tutti quei conflitti dimenticati o ignorati dall’opinione pubblica, mediante la voce delle nuove generazioni. Hanno partecipato al progetto numerose scuole della Campania, attraverso la produzione di un video, per rappresentare questa realtà, che c’è, che esiste, ma che spesso passa inosservata. I video, giunti numerossimi, sono stati consegnati ad una giuria, che ha decretato i migliori due. Le scuole vincitrici del concorso, premiati venerdì scorso dagli organizzatori con un somma in denaro, sono state il liceo scientifico Francesco Severi di Castellammare di Stabia e l’istituto tecnico San Paolo di Sorrento. Vi proponiamo, di seguito, “Questa volta non ci sto”, l’inedito preparato dalla classe 3D del Severi.
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