Concluso ieri il Consiglio Comunale: approvati due documenti sul lavoro e sulla solidarietà alla città curda vittima del bombardamento turco.
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’intervento del Sindaco de Magistris ha chiuso il lungo dibattito sulla verifica del programma. L’Aula ha quindi approvato la proposta del consigliere Brambilla di rinviare ad altra seduta la discussione delle delibere già fissate e ha approvato su proposta del consigliere Coppeto e della consigliera De Majo due documenti sui lavoratori della Net service e sulla solidarietà alla città curda vittima del bombardamento turco:
“Alla ripresa, presenti 26 consiglieri, è intervenuto sull’ordine dei lavori il consigliere Brambilla (Movimento 5 Stelle) per chiarire che il riferimento alla mancata approvazione della delibera sul Piano di rischio aeroportuale per l’assenza delle opposizioni, contenuto nell’intervento del consigliere Pace, non corrisponde a verità.
Nel dibattito sulla verifica del programma è quindi intervenuto il consigliere Santoro (Misto – Fratelli d’Italia) che ha sottolineato come gli assessori nei loro interventi non abbiano fatto riferimento al programma, dal quale, peraltro, si è lontani anni luce, facendolo apparire un “libro dei sogni”. Alcune cose funzionano meglio ha detto,, ma in generale vi sono delle criticità che sembrano incancrenirsi. In riferimento allo sport, per esempio, sullo stadio San Paolo è mancata una strategia utile a fare passi avanti nei rapporti col Calcio Napoli per la ristrutturazione, così come per altri impianti che versano in condizioni estremamente disagiate. Altro capitolo dolente è lo stato precario delle scuole e il sistema di gare prescelto per la refezione scolastica che non garantisce la qualità e la convenienza del servizio. Sui dati delle presenze turistiche, l’aumento dei flussi appare non strutturale e non in grado di modificare ancora in senso migliorativo l’economia della città, mentre sul fronte della sicurezza persistono fenomeni negativi come la presenza di parcheggiatori abusivi. Apprezzamento, invece, per la scelta di rafforzare la Polizia municipale con nuove assunzioni, che andrebbero però ripartite tra tutte le Municipalità, mentre vanno migliorati i controlli sul conferimento di rifiuti, migliorata la gestione del verde e del personale, quella delle politiche sociali, del patrimonio e definito il capitolo delle dismissioni e il futuro delle partecipate. Si auspica per il futuro rapporti politici più costruttivi per la città per uscire dall’isolamento politico nel quale il Sindaco ha relegato la città.
Il consigliere Coppeto (Napoli in Comune a Sinistra), come esponente del gruppo politico rappresentante la sinistra della città, ha voluto puntualizzare alcuni aspetti del discorso pronunciato dal consigliere Pace a nome della maggioranza. Pur non entrando nel merito analitico del dibattito, ha auspicato la messa in campo sia a livello centrale che locale di azioni per ridurre le diseguaglianze esistenti nel nostro Paese. Ha poi rivolto un invito a verificare se si sta facendo tutto quanto era atteso dalla città che ha appoggiato l’Amministrazione, pur nelle evidenti difficoltà di bilancio, in modo da mettere in campo i correttivi necessari, come quelli utili ad invertire la tendenza negativa nel settore dei trasporti, coinvolgendo il Consiglio nella validazione dei relativi piani. In vita della chiusura del mandato vanno quindi approvati atti importanti, ma anche quelli più strettamente connessi alla vivibilità della città, come l’utilizzo degli spazi verdi.
Coccia (Napoli in Comune a Sinistra) che ha sottolineato il malessere dei cittadini, costretti a pagare più tasse di quanti servizi ricevano, circostanza che finisce per alimentare il populismo. La cura europea per ridurre il debito pubblico, il pareggio di bilancio, ha portato a una grave sofferenza degli enti locali senza opposizione dei governi centrali, generando gravi difficoltà alle città che non riescono ad assicurare i servizi in modo efficiente. Facile parlare della dismissione del patrimonio quando non si ha la possibilità di assicurare una manutenzione efficace per mancanza di fondi, e non è pensabile che scegliendo la strada della privatizzazione le cose possano cambiare in meglio. Critica alla scelta della vendita dei gioielli di famiglia, come la dismissione delle quote Gesac, mentre occorre lottare per le grandi priorità come la scuola e il lavoro.
Felaco (Dema) che ha respinto l’accusa sul mancato raggiungimento degli obiettivi del programma, ricordando che il mandato non è finito e che c’è ancora tempo per lavorare e portare avanti le azioni indicate. Molte cose positive sono state fatte in molti ambiti, come su Bagnoli, le partecipate, la refezione scolastica, le scelte rivoluzionarie come l’assunzione delle maestre, e altre importanti vanno fatte come la chiusura della vertenza delle precarie storiche della scuola, la chiusura dei derivati ,l’attuazione del bilancio partecipato, la valorizzazione dei progetti già iniziati nelle periferie, il bike sharing, le micro pedonalizzazioni. Solo a fine mandato si potrà dire se quelle linee programmatiche indicate sono state rispettate. Andreozzi (Dema) ha posto l’accento sulla situazione del Comune, con personale ridotto all’osso anche nelle partecipate e carenza di risorse, e questi dati incidono sui servizi offerti. I dati rilevanti sono l’aumento delle strutture ricettive, a fronte dello strozzamento causato dal fiscal compact e dall’eredità del Cr8 e il fatto che nessun licenziamento è statio deciso, un merito che non può essere taciuto. Ora resta da portare a compimento il piano di riequilibrio e approvato il bilancio di previsione, c’è tanto da fare, ma l’amministrazione sta rispondendo alle aspettative della città.
Il Sindaco de Magitris ha concluso il dibattito, intervenendo innanzitutto per ringraziare tutti per il contenuto degli interventi, fatti nel merito delle questioni e senza astio, così come auspicato nella relazione svolta nella scorsa seduta. Si sta lavorando nel dettaglio delle cose, e lo dimostreranno le delibere sul piano di riequilibrio e il bilancio di previsione. È evidente cìhe il salto di qualità va fatto nei trasporti, nella qualità della vita, che sono le principali criticità, ma è giusto che si giudichi alla fine del mandato e non adesso. Buona parte del 2017 è andata avanti con la cassa bloccata, e così è iniziato il 2018, con il debito del Cr8 che assorbe tutto quello che entra in cassa, un debito dello Stato che risale al 1981, e sul quale il tavolo convocato non ha ancora fatto passi avanti. La partita del debito va giocata con chi vincerà le elezioni, ma se non si risolverà, necessariamente vanno venduti i gioielli di famiglia come la Gesac, ma questa sfida va combattuta in modo coraggioso nell’interesse di chi verrà dopo. Pesano oggi, ha detto il Sindaco, le assenze delle parlamentari Valente e Carfagna che avevano giudicato l’inconcludenza della relazione senza avere avuto il garbo di essere presenti, e a chi ironizza sull’”antifascismo col mandolino” dell’amministrazione si risponde con l’orgoglio di essere antifascisti e napoletani. Sul tema della sicurezza urbana, da marzo ci si ragionerà insieme al Consiglio, relazionando sugli esiti dei comitati per la sicurezza, mentre sull’attuazione del programma va detto che in questi anni sono cambiate molte cose ma sono intervenute anche molte novità negative rispetto alle quali si è resistito. Negli anni a venire si affronterà quello che non è stato fatto, e le partite principali sono il Cr8, il piano di riequilibrio e il bilancio, sui quali si attende il contributo di tutti, e pochi sono stati i sostegni dei parlamentari napoletani. Sulle Vele e Bagnoli i risultati positivi saranno raccolti dai prossimi sindaci, si è alle battute decisive. C’è volontà da parte di tutti di collaborare all’attuazione del programma, ma si sta capendo che governare ed essere onesti è molto difficile, però non abbiamo tradito i nostri elettori sui valori fondamentali, pur nella riconoscenza dei nostri limiti. Il bilancio finale sarà quello decisivo, ma oggi Napoli ha autorevolezza e credibilità.
Al termine della relazione del Sindaco, è intervenuto il consigliere Brambilla sull’ordine dei lavori, facendo riferimento alle due delibere all’ordine del giorno. Tenuto conto della scarsa presenza dei consiglieri, e del fatto che si tratta di atti di proposta al Consiglio che non hanno scadenze immediate, è pensabile il rinvio del dibattito in aula ad un’altra seduta, anche per consentire un confronto più ampio con le altre opposizioni che ora non sono presenti. Messa in votazione la proposta di Brambilla, l’Aula ha quindi votato all’unanimità il rinvio della discussione delle delibere.
E’ intervenuto quindi il consigliere Coppeto, che ha voluto sottolineare la capacità del Consiglio, emersa dal dibattito, di lavorare in maniera unitaria, e per queste ragioni, in considerazione dell’ottimo lavoro svolto, ha richiamato l’attenzione su un ordine del giorno, firmato da tutti i gruppi presenti, sulla situazione dei lavoratori della Net Service. La consigliera De Majo, ancora, ha chiesto di discutere e votare anche un altro ordine del giorno, sempre sottoscritto da tutti i gruppi, sul bombardamento turco della città curda di Afrin. I due documenti sono stati approvati all’unanimità, quello proposto dal consigliere Coppeto dopo due modifiche proposte dai gruppi del Movimento 5 Stelle e Partito Democratico”.
Fonte: Ufficio Stampa del Consiglio Comunale
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