Totti: “Non sono mai stato parte di un progetto, lo avevo capito. Non è colpa mia, ma lascio la Roma”
di Maria D’Auria
Roma- Nella conferenza stampa tenuta da Francesco Totti alle ore 14.00 al Salone d’Onore del CONI, sono state dette tutte quelle verità che si immaginavano ma che nessuno aveva osato dire. Il Capitano, schiena dritta e microfono in mano, ci ha messo la faccia e le ha raccontate tutte, le sue verità, in 85 minuti.
Ha risposto ad ogni domanda senza esitare ed ha iniziato proprio dai motivi che lo hanno portato alla scelta di lasciare la Roma. “Lascio questa Roma, non la mia Roma”, ha dichiarato davanti a centinaia di giornalisti, in un contesto quasi surreale, dove viene detto tutto ciò che si pensa senza deviare le domande, senza evadere le risposte.
Francesco Totti, dunque, dopo aver smesso i panni da calciatore e dopo due anni esatti da dirigente, si dimette dalla Roma. Ed ecco il motivo. “Il club mi ha tenuto fuori da tutto. Non ho mai avuto la possibilità di esprimermi, non sono mai stato coinvolto in alcun progetto, non ho potuto lavorare soprattutto sull’area tecnica dove penso di capire un po’ di più rispetto a tante altre persone”.
Dice che per questa società è stato un peso. “Mi hanno detto che sono un’incompetente, non ho mai avuto possibilità di decidere niente”.
E aggiunge: “Non è colpa mia”, quasi a scusarsi con i tifosi per la dolorosa scelta. E allora di chi è la colpa? “Non c’è un colpevole – spiega Francesco –
È stato fatto un percorso, non è stato rispettato e alla fine ho fatto questa scelta, smetto”.
Tornando indietro, a due anni fa, quando appese gli scarpini al chiodo, per intraprendere il ruolo da dirigente, racconta con rammarico. “Mi hanno fatto smettere, lo sanno tutti. Come dirigente avevo un contratto di 6 anni, e sono entrato un po’ in punta di piedi perché pur restando nella Roma, in campo è una cosa e fare il dirigente è un’altra. Quando ho iniziato sono state fatte tante promesse, ma non sono state mai mantenute.
Ho il mio carattere e la mia personalità e non volevo stare lì a fare quello che mi chiedevano, lo facevo per la Roma ma andando avanti così non mi sembrava il caso di continuare con persone che non mi volevano in quel ruolo”.
VERITA’ AL VETRIOLO
“Sono abituato a dire le verità per questo non potevo più restare. Non c’è mai stato un rapporto con Franco Baldini e mai ci sarà- risponde senza filtri– Se ho preso questa decisione è perché ci sono dei problemi ed equivoci all’interno della società, ci sono troppe persone che mettono bocca su troppe cose facendo casini. L’ultima parola spettava sempre a Londra, non a me, perciò era tempo perso dare voce da Trigoria. Vista la situazione, uno dei due doveva uscire dalla Roma ed ho preferito mettermi io da parte, per il bene della Roma, perché i presidenti e gli allenatori passano, ma le bandiere restano.
È prevalsa la verità, alla fine sono riusciti ad ottenere quello che volevano. Da 8 anni a questa parte, da quando sono arrivati gli americani, hanno cercato di metterci da parte. Volevano i romani fuori dalla società”.
LA TIFOSERIA.
“Al popolo di Roma devo dire solo grazie per come mi ha sempre trattato, con reciproco rispetto sia in campo che fuori. A loro dico di continuare a tifare sempre questa squadra perché la Roma va sempre tifata ed onorata, per me è la squadra più importante del mondo. Vederla in questo momento così in difficoltà mi rattrista, mi dà fastidio perché la Roma è Roma.
I tifosi della Roma sono particolarmente diversi dagli altri tifosi. La passione e l’amore che mettono per questa squadra è talmente grande che non potrà mai finire.
Anche da fuori continuerò a tifare Roma, perciò questo è un arrivederci, non è un addio. Da romanista è impossibile vedere Totti fuori dalla Roma, non penso possa mai succedere”.
Sul suo futuro, risponde con la sincerità che lo ho sempre contraddistinto. “Prenderò altre strade ma se una società punterà forte su di me, sarò sempre pronto a tornare alla Roma.
Sto valutando tutte le offerte che ci sono sul piatto, ne sono arrivate tante anche dall’Italia. Quella che mi farà stare meglio la prenderò con tutto il cuore.
Di sicuro lo rivedremo allo stadio. “Sono tifoso della Roma e andrò a vederla, anzi prendo Daniele (DDR) e insieme andiamo in curva Sud a vedere la partita”.
Ringrazia pubblicamente Claudio Ranieri per aver preso in mano le redini, su sua richiesta, nel momento più difficile della Roma, dopo l’uscita di scena di Di Francesco. E su Eusebio rivela: “Le cose si devono sapere. Poi la verità fa male. Di Francesco, scelto da Monchi, avrà sbagliato le sue scelte eppure aveva chiesto 5 giocatori. Sapete quanti ne hanno preso? Non gli hanno preso nessuno. Con questo non voglio difenderlo ma è giusto sapere le cose come sono andate”.
Su Fonseca, tralasciando i dettagli della scelta in sua assenza, afferma: “Deve trovare un ambiente tranquillo, sereno, una starda senza intoppi, la gente già lo stima per la disponibilità data alla società. È un bravo allenatore e spero possa fare bene con questa squadra.
Infine, tiene a chiarire che lui non è contro Pallotta. “Non voglio un pro o contro Pallotta, voglio solo che adesso deve impegnarsi a cambiare le cose.
Qui non c’è una continuazione ma una rivoluzione perché in questo momento si vende ma poi bisogna fare una squadra all’altezza, competitiva, che vada dal quarto posto in su”.
VIDEO- Conferenza Stampa di Francesco Totti (dal Salone d’Onore del CONI)
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