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Conferenza stampa Italia-Austria Mancini: «Non possiamo sbagliare nulla»

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EURO2020 – A 24 ore da Italia-Austria, valevole per gli ottavi di finale di Euro 2020, Mancini e Bonucci parlano ai media in conferenza stampa da Wembley. Ecco cosa hanno detto il CT della Nazionale e il difensore bianconero.

Conferenza stampa Italia-Austria. Manca solo un giorno agli ottavi di finale dell’Europeo. Gli Azzurri sono arrivati a Londra in giornata e hanno eseguito il classico walk around sul prato di Wembley. Poco dopo Mancini e Bonucci hanno raggiunto la sala stampa per parlare ai media a 24 ore da Italia-Austria. Ecco il contenuto della conferenza.

Conferenza stampa Italia-Austria, Bonucci: «ho visto i compagni consapevoli di quello che ci giochiamo»

<strong>Giornalista: «cosa avete deciso per il Black lives matter
Bonucci: «Questa sera ci sarà una riunione per decidere cosa faremo domani prima della partita»
Giornalista: «come sentite questa vigilia?»
B: «Come tutte le altre. L’Austria è una squadra difficile da affrontare ma c’è un bel clima tra di noi.»

Giornalista: «Arnautovic ha detto: “Bonucci e Chiellini? sono forti, bravi ma io non ho paura di loro”. Cosa rispondi?»
B: «È giusto, sono queste le dichiarazione che devono fare. Noi abbiamo massimo rispetto dell’Austria: hanno qualità, freschezza e capacità fisiche per fare una grande partita. Noi siamo pronti per giocare il nostro calcio.»

Giornalista: «cosa vi fa sentire più forti rispetto all’Austria?»
B: «Noi non abbiamo detto di sentirci superiori, ma siamo fiduciosi rispetto alla strada intrapresa con il CT. Da noi c’è la voglia di continuare così. L’elemento individuale e il gruppo sono le nostre armi in più.»

Giornalista: «Che differenza c’è tra una vigilia di un girone e la vigilia di una partita a eliminazione diretta?»
B: «Domani bisognerà stare attenti ai dettagli, che fanno pendere il risultato da una parte. Dobbiamo fare il nostro gioco.»

Giornalista: «Finora siete stati belli, ora siete pronti anche a essere brutti, sporchi e cattivi?»
B: «Ci sono situazioni in cui bisogna essere brutti e cattivi. In alcune occasioni abbiamo fatto la guerra e ci saranno momenti della partita in cui dobbiamo essere bravi anche domani.»

Giornalista: «che facce hai visto questa settimana sui più giovani?»
B: «Ho visto facce consapevoli di quello che ci stiamo giocando, volenterosi di rendere felici l’Italia.»

Giornalista: «può essere l’Europeo in cui tu, Bonucci, puoi raggiungere il cuore di tutte le tifoserie italiane?»
B: «Lo vedo molto difficile, a me interessa che tutti gli italiani tifino questa Italia. Quando vestiamo questa maglia lottiamo solo per la maglia azzurra

Giornalista: «L’Austria ti sembra superiore rispetto alle squadre affrontate nel girone?»
B: «Nel complesso di gioco sì: hanno individualità importanti e un modo di giocare “tedesco”, con ritmi alti. Sono un gradino sopra alle altre che abbiamo incontrato.»

Giornalista: «Qual è stata l’arma in più di Mancini? La leggerezza?»
B: «Una delle doti è stata quella di toglierci le pressioni e farci capire che la strada intrapresa era quella giusta. Grande merito al valore umano del CT e alle sue conoscenze a livello calcistico».

Mancini: «Questi ragazzi mi hanno fatto divertire»

Giornalista: «Come giudica il percorso intrapreso finora?»
Mancini: «Mi ha dato piacere essere il ct, vorrei continuare a farlo. Ringrazio i giocatori che sono stati bravi, che mi hanno fatto divertire».

Giornalista: «che formazione ha in testa per domani?»
M: «Possiamo contare su giocatori bravi. Chiunque giocherà continuerà a fare quel che ha fatto fino ad oggi. Aspettiamo domani per i dubbi. Mi hanno messo tutti in difficoltà in queste gare. Questo per me è un piacere, poter contare su giocatori in ottima condizione e mentalmente tranquilli. Quando fai delle scelte, undici scelte, gli altri saranno lì pronti a entrare e a cambiare la partita».

Giornalista: «Domani cambiate stadio e giocate a Wembley. Come ti senti tu?»
M: «Mi sento bene: giocare a Wembley deve essere un piacere. Ci sono giocatori che non ci giocano mai, in uno stadio così è bellissimo. Quando giochi a calcio, vuoi farlo in stadi così. Credo serva felicità: serve rispetto per un tempio così».

Giornalista: «Cosa ha provato nell’escludere Kean e gli altri?»
M: «Ci è dispiaciuto non portare lui, Politano, Mancini e altri. Moise sa che potrà essere un grande giocatore per la Nazionale il futuro, dipenderà da lui come da altri. Ha qualità enormi che potrà migliorare: gli voglio bene».

Giornalista: «Cosa avete deciso per domani? Aderirete al Black lives matter
M: «Io sono qui per giocare la partita, per me la cosa più importante è la libertà. Sempre».

Giornalista: «Cosa pensa dell’Austria
M: «È un’ottima squadra. Sarà una gara dove non devi sbagliare nulla, è la bellezza di questi tornei: devi vincere per forza, non puoi fare altro».

Giornalista: «Cosa cambia tra Roma e Wembley?»
M: «Giocheremo davanti a 25mila spettatori ed è già importante. È bello, dà altra atmosfera: a Roma si era creato qualcosa di speciale ma è un Europeo itinerante. Wembley è uno stadio fantastico».

Giornalista: «Dove può arrivare questa Italia?»
M: «Dovremo fare la nostra partita, da qui alla fine della quarta, se saremo così bravi. Il nostro calcio, questo dobbiamo fare».


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