“Sepe o Reina? Vedremo. Su Milik…”
Nella consueta conferenza stampa che precede il match di Europa League, in questo caso contro il Lipsia, a rappresentare il Napoli sono Maurizio Sarri e Christian Maggio.
E
cco le dichiarazioni del tecnico azzurro:
Con quali motivazioni si arriva a questa gara?
“Dobbiamo trovarle. Siamo 18 con i tre portieri, ci sono difficoltà numeriche, ma cercheremo di fare una partita seria, competitiva, senza inficiare il campionato. Penseremo solo a questa partita, ma troviamo una squadra che mi ha entusiasmato nel vederla. E’ una squadra divertente, bella da vedere, con tecnica in velocità”.
In Europa c’è inconsciamente meno motivazione?
“E’ un passo in avanti da fare, l’attenzione maggiore è su qualcosa di diverso, è chiaro, tutto sommato c’è anche una ragione perché prima bisogna diventare grandi nel proprio paese per poi diventare grandi in Europa”.
L’esperienza di Reina sarà importante o ci sarà un’occasione per Sepe?
“Vediamo, devo parlare con Pepe e sentire le sue sensazioni e cos’ha nella testa. Se c’è bisogno di un turno di riposo preferisco darlo in trasferta così risparmia lo stress del viaggio. Gigi lo vedo comunque un portiere affidabile, il problema è relativo”.
Per fare una partita seria c’è bisogno di rigore o più leggerezza?
“Dovremo accettare lo stress fisico, questo avversario richiede una gara d’alto livello. Limitiamo almeno quello nervoso”.
Ti piace l’Europa League?
“E’ una manifestazione al limite della follia, con tutto il fascino dell’Europa. Giochiamo alle 21.05 di giovedì sera, rientriamo in campo dopo 60 ore. La Lega non ci aiuta, il Lipsia ha giocato prima e poi giocherà lunedì, come stress è al limite della follia ma è la seconda competizione europea ed ha sempre fascina. Ci può portare dello stress a lungo periodo ma ora guardiamo solo a domani sera”.
Come giudichi il secondo tempo con la Lazio?
“Mi ha dato gusto a vederlo dall’alto, ma il nostro obiettivo è di continuare a crescere perché quando si smette poi si inizia a calare. Il primo obiettivo era diventare competitivi in Italia, il secondo è l’Europa. Quest’anno ancora facciamo fatica con la mentalità europea, non è solo colpa nostra ma è anche indotto perchè intorno a noi c’è fame di risultati in Italia, ma questo deve riguardarci fino ad un certo punto”.
Qual è l’errore da non fare?
“Guardare a domani senza pensare ad altro. Se ho già difficoltà a dare motivazioni europee, parlando di campionato la demotivo ulteriormente”.
Col Lipsia gara dispendiosa, entrambe giocano a viso aperto.
“Sì, può venire fuori una gara scoppiettante, essendo una eliminazione diretta può starci qualche calcolo in più”.
Milik non è disponibile.
“E’ in netta crescita, ma deve dirmi lui quando è disponibile a giocare uno spezzone e io farò di tutto per farglielo giocare, ma lui ancora non me l’ha detto e io lo rispetto”.
Come va il mal di schiena di Hamsik?
“Hamsik sta meglio, ieri s’è allenato, non è stanco perché ha giocato mezz’ora, ma dovrà decidere lui come sta”.
Quanto peseranno le coppe su Juve e Napoli?
“Non lo so, dipende da quanto andranno avanti. E’ un problema della Juve, per noi può pesare, ma e recuperiamo tanti giocatori può essere un’opportunità”.
Appello ai tifosi, il San Paolo sarà quasi deserto?
“E’ la sensazione reciproca che si respira. Si avverte da tutte le parti, spero che il club abbia fatto di tutto e che tanti all’ultimo possano cambiare idea e ci facciano giocare nel solito calore”.
Chi teme del Lipsia?
“La squadra è brillante, hanno tutti accelerazioni. Gli esterni hanno qualità, Bruma salta tutti con facilità, gli attaccanti sono di livello, a centrocampo qualità e quantità con Kamp e Demme, mi ha fortemente sorpreso. Ha folate di grande divertimento, mi è piaciuta vederla per preparare la partita. Mi ha sorpreso sia uscito dalla Champions, ha qualità per fare strada. E’ una squadra veramente forte”.
Diawara può avere le caratteristiche da centrale difensivo per l’emergenza?
“Per il periodo sarebbe un’emergenza che ci costerebbe parecchi gol. La linea richiede un modo di pensare diverso, lavorandoci dal ritiro sarebbe diverso, ora sarebbe pericoloso”.
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